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In questo numero - L'IRCOCERVO

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Regioni militari, insieme alle carte delle<br />

Prefetture ecc.<br />

<strong>In</strong> realtà, mi sono state messe a disposizione<br />

soltanto delle informative di alcuni<br />

alti ufficiali gli ufficiali del Sifar. Riguardano<br />

per lo più pettegolezzi, notizie raccolte<br />

di terza o quarta mano sulla vita del<br />

Pci la cui importanza è semplicemente ridicola<br />

o nulla. Oppure sono segnalazioni<br />

relative a riunioni di sezioni o di segreterie<br />

di federazioni su armamenti, manifestazioni<br />

”sediziose”. Il loro fondamento<br />

viene smentito dallo stesso Sifar nel giro<br />

di qualche mese. Oppure si blindano i<br />

dossier (privi di ogni valore) su Massimo<br />

D’Alema e su vecchi dirigenti partigiani.<br />

Per non parlare delle <strong>numero</strong>se carte<br />

dell’intelligence sull’inchiesta relativa alla<br />

Gladio rossa condotta da Franco Ionta,<br />

che si trova allegata al relativo processo<br />

a Piazzale Clodio, a Roma, o alla strage<br />

di Bologna.<br />

<strong>In</strong> base all’infausta delibera, approvata all’unanimità,<br />

della Commissione sul dossier<br />

Mitrokhin le carte trasferite alle Commissioni<br />

parlamentari dai ministeri o da<br />

altri perdono l’eventuale classifica (cioè il<br />

vincolo di segretezza che ne vieta la consultazione)<br />

solo se l’ente erogatore (Ministero<br />

della Difesa, Presidenza del Consiglio,<br />

Sismi ecc.) accetta di rimuoverlo nell’arco<br />

di trenta giorni dal momento in cui<br />

viene informato che tali carte saranno trasferite<br />

all’Archivio storico del Senato.<br />

Fanno il resto la sindrome proprietaria<br />

esclusiva da cui sono dominati i ministeri<br />

e il fatto che nessuno, nei ministeri e in<br />

altri archivi statali, ha voglia e tempo di<br />

esaminare attentamente, fino a rimuoverlo,<br />

la natura del vincolo di segretezza apposto<br />

su migliaia di carte prelevate dai<br />

consulenti.<br />

Dunque, non si avvia alcuna procedura<br />

l a r i v i s t a d e l l e l i b e r t à<br />

122<br />

per la loro de-classificazione. Esse restano<br />

segrete, riservate, cioè inconsultabili<br />

anche quando approdano al Senato.<br />

Questa procedura sembra essere assai<br />

superbamente insensata. Non si vede<br />

perché le commissioni parlamentari, che<br />

sono espressione, e anzi veri e propri organi,<br />

fonti primarie della sovranità legislativa<br />

rappresentata da Camera e Senato<br />

debbano sottostare alla volontà di organi<br />

secondari, come i ministeri e, peggio, gli<br />

uffici stralcio.<br />

<strong>In</strong> altre parole, le Commissioni devono<br />

poter prescindere, a parte i problemi di<br />

etichetta, da autorizzazioni e decisioni<br />

esterne, de-classificando, se lo si ritiene<br />

necessario e opportuno, i documenti<br />

qualunque siano i vincoli con cui sono<br />

pervenuti dagli enti erogatori.<br />

Stabilire un principio diverso significa fare<br />

strame delle funzioni e dell’identità<br />

stessa del potere del parlamento.<br />

Come mai i presidenti delle Commissioni<br />

e i responsabili dei partiti che le compongono<br />

non hanno mai sentito l’esigenza di<br />

difenderla e preservarla, stabilendo il<br />

principio della consultabilità dei documenti<br />

e quindi della loro de-classificazione<br />

senza rimettersi al benestare degli enti<br />

che li hanno concessi?<br />

Ovviamente quanto non ha fatto il potere<br />

politico, cioè i parlamentari, non può essere<br />

delegato agli uffici delle segreterie,<br />

cioè alla burocrazia di San Macuto, che<br />

deve assecondare le condizioni poste<br />

dagli enti erogatori.<br />

Di qui l’urgenza di un intervento del parlamento.<br />

Ma non basterebbe un’iniziativa<br />

concordata dei presidenti della Camera e<br />

del Senato a finalmente liberalizzare gli<br />

accessi agli archivi, facendo quanto le<br />

Commissioni parlamentari avrebbero potuto<br />

decidere e non hanno fatto?

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