02.03.2013 Views

In questo numero - L'IRCOCERVO

In questo numero - L'IRCOCERVO

In questo numero - L'IRCOCERVO

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

iserve ad oggi accertate (R) e produzione<br />

attuale (P) risulta praticamente:<br />

• 40 anni per il petrolio<br />

• 60 anni per il gas naturale<br />

• 200 anni per il carbone<br />

l a r i v i s t a d e l l e l i b e r t à<br />

Vale la pena di ricordare che agli inizi degli<br />

anni ’60 si prevedeva una vita residua<br />

per il petrolio di soli 40 anni; l’ingegnosità<br />

umana e le tecnologie di esplorazione<br />

ed estrazione hanno permesso di trovare<br />

e sfruttare a livello economico nuovi giacimenti<br />

una volta impensabili. Vale la pena<br />

di ricordare che il petrolio a prezzi stabili<br />

superiori ai 50-55 €/barile rende già<br />

conveniente lo sfruttamento di scisti bituminosi<br />

ed olii extra pesanti; le riserve del<br />

Canada, Stati Uniti e Venezuela sono<br />

enormi e superano di 10 volte quelle del<br />

petrolio convenzionale.<br />

Chiaramente non esiste quindi una scarsità<br />

di risorse fossili, ma occorrerà implementare<br />

le tecnologie in fase di sviluppo<br />

per “bruciarle” praticamente ad emissioni<br />

nulle di CO2.<br />

La produzione di energia elettrica a livello<br />

mondiale vede ora come fonti primarie<br />

il carbone con il 39% seguito da gas<br />

17%, idroelettrico 16%, nucleare 16%,<br />

petrolio 7%, altro 5%.<br />

L’eolico contribuisce con lo 0,8% ed il fotovoltaico<br />

con lo 0,3 ‰.<br />

Occorre notare che il solare termico<br />

(pannelli per acqua calda) ha una produzione<br />

di energia circa 20 volte superiore<br />

a quella del fotovoltaico ed il 65%<br />

è in Cina.<br />

Per l’Italia nel 2006, a parte i circa<br />

45TWh elettrici di importazione, i ~315<br />

TWh di produzione lorda nazionale, sono<br />

così suddivisi per fonte: gas ~51%, carbone<br />

15%, idroelettrico ~13,5%, prodotti<br />

79<br />

petroliferi 12%, geotermico ~1,8%, eolico<br />

e fotovoltaico 1,1% (in grandissima parte<br />

eolico), altri combustibili ~5,6%.<br />

Se analizzassimo i programmi di Cina ed<br />

<strong>In</strong>dia che contano 2,4 miliardi di abitanti,<br />

vedremmo ad esempio che solo in Cina<br />

sono entrati in servizio nel 2006 oltre<br />

105.000 MW di nuove centrali (vicino alla<br />

totale potenza installata in Germania<br />

dagli albori dell’elettricità di fine ’800 ad<br />

ora!), delle quali oltre il 90% a carbone; si<br />

può ben comprendere come a livello<br />

mondiale anche continuando l’installazione<br />

di eolico e fotovoltaico con tassi di incremento<br />

notevolissimi e sviluppando<br />

anche l’utilizzo delle biomasse, nel 2030,<br />

pur perseguendo politiche di maggior efficienza<br />

energetica, è prevedibile (fonte<br />

IEA) che le fonti fossili domineranno ancora<br />

la scena con circa l’80% di contributo<br />

alla produzione di energia elettrica.<br />

Con i massicci investimenti in centrali a<br />

carbone nei paesi in via di sviluppo e in<br />

centrali a gas a ciclo combinato (vedi Italia)<br />

nei paesi caratterizzati da un libero<br />

mercato, la quota percentuale di produzione<br />

idroelettrica e nucleare subirà una<br />

forte diminuzione a breve-medio termine<br />

con una risalita per il nucleare verso il<br />

2020.<br />

La Commissione Europea con il suo<br />

“Green Paper” del 2006 “European Strategy<br />

for Sustainable, Competitive and<br />

Secure Energy” ha posto alla base di una<br />

politica energetica i tre pilastri di:<br />

• sostenibilità ambientale,<br />

• costi crescenti dell’energia (e loro effetto<br />

sulla competitività di tutta la Comunità),<br />

• sicurezza degli approvvigionamenti (rischio<br />

di rimanere al freddo o al buio).<br />

Chiaramente tali tre “pilastri” devono<br />

convivere in modo dialettico ma equili

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!