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le apposite commissioni tecniche, riduzione<br />
dei requisiti di età attraverso il<br />
moltiplicatore 1,2 per ogni anno effettuato<br />
in attività ritenute usuranti, istituzione<br />
di un Fondo di solidarietà presso<br />
l’<strong>In</strong>ps finanziato pro quota da datori, lavoratori,<br />
Stato nell’ambito degli aumenti<br />
contributivi già disposti.<br />
4) Agevolazioni per le lavoratrici madri: i<br />
periodi di astensione dal lavoro per maternità<br />
valgono il doppio, ai fini dell’anzianità<br />
contributiva, fino ad un massimo<br />
cumulato di anni due.<br />
5) Pensione delle casalinghe: sviluppo<br />
degli accantonamenti attraverso l’emissione<br />
di "buoni" destinati ai soggetti dalla<br />
distribuzione commerciale quali incentivi<br />
ai consumatori.<br />
6) Reddito minimo garantito agli ultrasessantacinquenni:<br />
misura di solidarietà<br />
infragenerazionale che individua un minimo<br />
vitale di 800 euro per gli anziani indigenti,<br />
tenendo conto del reddito del<br />
coniuge e del nucleo familiare.<br />
7) Periodo legale del corso di laurea: riconoscimento<br />
dei relativi contributi figurativi<br />
in misura analoga al servizio militare<br />
obbligatorio.<br />
8) Cumulo pensione-reddito: superamento<br />
dei residui limiti a partire dal<br />
2008.<br />
9) Abolizione dell’obbligo (per le aziende<br />
con 50 e più dipendenti) di trasferire<br />
le quote inoptate del Tfr al Fondo di Tesoreria<br />
gestito dall’<strong>In</strong>ps.<br />
10) Libertà di provvedere al futuro: effettiva<br />
par condicio tra le diverse forme di<br />
l a r i v i s t a d e l l e l i b e r t à<br />
34<br />
previdenza complementare anche per<br />
quanto riguarda la corresponsione e la<br />
"portabilità" del contributo del datore di<br />
lavoro; ampliamento a settemila euro<br />
annui della quota di contribuzione - fiscalmente<br />
agevolata - ad una forma di<br />
previdenza complementare per i lavoratori<br />
autonomi e i collaboratori a progetto;<br />
riduzione al 6% dell’aliquota fiscale<br />
su rendimenti.<br />
C. Libertà di scelta delle famiglie e<br />
offerta plurale nel sistema<br />
educativo: attuazione delle riforme e<br />
nuovi elementi di “mercato” e di<br />
“sussidiarietà”<br />
1) Centralità della persona, autonomia<br />
scolastica e libertà di scelta:<br />
• la persona al centro del processo educativo<br />
e di transizione alla vita attiva, libera<br />
di scegliere i percorsi educativi attraverso<br />
una pluralità di offerte e di soggetti<br />
formativi; piani di studio personalizzati,<br />
flessibilità del tempo scuola e delle<br />
materie di apprendimento, orientamento<br />
continuo e interazione tra scuola e sistema<br />
produttivo;<br />
• il lavoro parte del processo educativo:<br />
organizzazione presso ogni istituzione<br />
educativa di secondo grado e universitaria<br />
degli uffici di placement disegnati<br />
dalla legge Biagi per offrire agli allievi<br />
servizi di orientamento e collocamento e<br />
garantire un canale di dialogo con il<br />
mercato del lavoro; diffusione delle buone<br />
pratiche di alternanza tra scuola e lavoro;<br />
promozione, a cura delle Regioni,<br />
dei nuovi contratti di apprendistato per<br />
garantire i 12 anni di apprendimento, favorire<br />
la transizione dalla scuola al lavoro,<br />
sviluppare le alte professionalità attraverso<br />
la collaborazione tra scuole o<br />
università ed aziende qualificate;<br />
• la famiglia libera di scegliere la scuola