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11a2013_communitas 5.. - CHERSI/libri

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LA CRISI DELLE SCIENZE SOCIALI<br />

sul campo più coscienza critica, migliori strumenti di lavoro, maggior<br />

rigore nel metodo e, forse, anche più capacità di “scavo” fuori e,<br />

soprattutto, dentro di sé. L’antropologia – argomenta Godelier – si<br />

rivela infatti più necessaria e più adatta che mai per analizzare la<br />

complessità e le contraddizioni di un mondo densamente globalizzato<br />

ma altrettanto intensamente diviso. Un mondo nel quale «gli<br />

antropologi, così come coloro che rappresentano l’oggetto del loro<br />

studio, devono imparare a vivere», condividendo e al tempo stesso<br />

accettando senza passività la complessa dinamica di sfide sempre<br />

nuove e in campo aperto.<br />

Communitas: Forse la storia non è terminata, come voleva il titolo di un<br />

libro più citato che letto di Francis Fukuyama 2 . Di certo, per un decennio<br />

e oltre, si è diffusa la convinzione che società incapaci di coniugare, attraverso<br />

la retorica dei “diritti umani”, la sostanza dell’economia capitalista<br />

e le procedure di riconoscimento delle democrazie parlamentari non avessero<br />

possibilità di stare sulla scena e imporsi quali “soggetti adeguati” e<br />

interlocutori presentabili sul “mercato” della comunità internazionale.<br />

Nel suo Au fondement des sociétés humaine 3 , lei parte dalla considerazione<br />

del doppio movimento che, dopo il 1989, ha riconfigurato il<br />

mondo “post” in cui viviamo e nel quale viene esercitato il «mestiere di<br />

antropologo»: da un lato un movimento di integrazione e globalizzazione<br />

che ha fatto credere che la storia – o quanto meno un suo stadio – come<br />

processo orientato a uno scopo avesse in qualche modo concluso il proprio<br />

corso; dall’altro, un contro-movimento di frammentazione politica e culturale<br />

che ha dato vita, spesso in forma violenta, a nuovi Stati rivitalizzando<br />

un’idea che alcuni vorrebbero estinta, come quella di “nazione”.<br />

Abbiamo dunque assistito a una vera e propria “statalizzazione delle<br />

2 Uscito nel 1992, The End of History and the Last Man (Free Press, New York) sviluppava<br />

una tesi abbozzata dall’autore già nel 1989.<br />

3 Maurice Godelier, Al fondamento delle scienze umane. Ciò che ci insegna l’antropologia, traduzione<br />

di Guendalina Carbonelli, Jaca Book, Milano 2010.<br />

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