Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
zione come consumo, pensando ai tempi di magra, quando meno consumo<br />
sarebbe equivalso a meno integrazione, Christopher Lasch scriveva:<br />
«In un’epoca di turbamenti la vita quotidiana diventa un esercizio di<br />
sopravvivenza. Gli uomini vivono alla giornata; raramente guardano al<br />
passato, perché temono d’essere sopraffatti da una debilitante “nostalgia”,<br />
e se volgono l’attenzione al futuro è soltanto per cercare di capire come<br />
scampare agli eventi disastrosi che ormai quasi tutti si attendono». Forse<br />
è tempo di cambiare rotta, cercando di superare questo sguardo unicamente<br />
rivolto al disastro e la vertigine davanti alle cose ultime. Vertigine<br />
che ci fa intendere la crisi come evento perfetto 3 e, mentre ci illude di<br />
poter essere spettatori sopravvissuti della nostra stessa fine, ne delinea<br />
pienamente i contorni, impedendo in tal modo di cogliere quegli imprevisti<br />
scarti laterali dove la vita fluisce. La crisi attuale può avere un risvolto<br />
“positivo” se la si comprende nell’elemento di rottura, a tutt’oggi<br />
incompreso, di questo paradigma della fine: una fine che non avrà spettatori,<br />
una fine per la prima volta nella storia che rischia davvero di coincidere<br />
con la fine di tutte le cose (si veda il colloquio con Andrea<br />
Tagliapietra). Eppure, proprio tale peculiarità della crisi attuale ci ricorda<br />
come nel presente si cela sempre quell’ignoto la cui apparizione potrebbe<br />
mutare tutto. Ecco allora che acquistano un senso forte anche le parole<br />
che uno scrittore, solitamente attento su altri fronti, come Enrique<br />
Vila-Matas ha speso su una Grecia che tutti vogliono senza presente e<br />
senza domani e, magari, senza nemmeno un passato: «Questo Paese è<br />
entrato in un tunnel senza luce e senza futuro, però si direbbe che, fra i<br />
lamenti, filtri un barlume tenue di timida allegria, come se questo fosse<br />
l’unico luogo della terra dove la vita va avanti» 4 .<br />
Dove non firmati, il dialoghi sono da intendersi condotti dal curatore.<br />
2 Pierangelo Dacrema, La crisi della fiducia. Le colpe del rating nel crollo della finanza globale,<br />
Etas, Milano 2008.<br />
3 Andrea Tagliapietra, Icone della fine. Immagini apocalittiche, filmografie, miti, Il Mulino,<br />
Bologna 2011, p. 78.<br />
4 Enrique Vila-Matas, «El centro de Atena», in El País, 15 novembre 2011.<br />
COMMUNITAS 55 - KRISIS • 9