You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
APOCALISSI DEL CONSENSO<br />
zie alla sua spettacolarizzazione. A questo proposito, lei ha parlato di un<br />
«buon uso della violenza», in che senso? 5 .<br />
Maffesoli: Dal XIX secolo, nelle società europee si è assistito a<br />
un’immunizzazione della vita sociale. “Pastorizzazione” attraverso la<br />
quale si è creduto possibile evacuare il virus nella sua totalità, mettendo<br />
al sicuro vita individuale e collettiva. I lavori di Foucault e<br />
della sua scuola hanno messo a nudo la logica di questa tendenza<br />
che, dalla biopolitica, oggi culmina nell’ideologia del rischio zero.<br />
Ma le sommosse urbane, le rivolte giovanili, le ribellioni di ogni<br />
ordine e grado, il desiderio di avvenura sono lì a mostrarci che in<br />
qualche modo esiste un nuovo imbarbarimento dell’esistenza. Le<br />
società equilibrate sono sempre state quelle che hanno saputo integrare<br />
al loro interno la violenza, farne per dire così buon uso o che,<br />
metaforicamente parlando, hanno saputo omeopatizzarla. Nei Paesi<br />
più civilizzati che il rifiuto dell’animalità ha condotto alle bestialità<br />
peggiori (campi di sterminio nella Germania hitleriana, gulag<br />
nell’Unione Sovietica). Questo avviene perché c’è una sfasatura<br />
molto forte tra una vita sociale (in particolare quella giovanile) che<br />
non teme il rischio e le istituzioni politiche, mediatiche, universitarie<br />
che sopravvivono grazie al fantasma della paura e lo agitano in<br />
continuazione. Possiamo pensare che la saggezza demoniaca all’opera<br />
nei rave, nei raduni sportivi, nella molteplici effervescenze del<br />
sociale trionferà e avrà la meglio sulla paura all’opera nelle istituzioni<br />
senili e mortifere di un moderno che tarda a dileguarsi.<br />
5 Michel Maffesoli, Essais sur la violence, Cnrs, Paris 2008.<br />
46