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11a2013_communitas 5.. - CHERSI/libri

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NOREENA HERTZ<br />

Communitas: Nel 2009 ha scritto un saggio in cui auspicava una svolta<br />

globale verso il Coop-capitalism. Cosa è cambiato da allora?<br />

Hertz: La crisi finanziaria è stata una chiara manifestazione delle<br />

crepe che si erano aperte nel vecchio modello di capitalismo, e che<br />

fino ad allora erano rimaste nascoste. Il mio era un invito a riflettere<br />

sugli effetti prodotti dell’ideologia capitalistica a partire dagli anni<br />

in cui gli Usa erano governati da Ronald Reagan e il Regno Unito<br />

da Margaret Thatcher. Dal 2009 a oggi è diventato ancora più evidente<br />

come la vecchia ideologia del “Gucci capitalism” continui a<br />

danneggiarci. Le diseguaglianze non accennano a diminuire, anzi<br />

continuano a crescere, e le persone più vulnerabili sono costrette a<br />

subire gli effetti delle crisi finanziarie. Ma da allora è cresciuta anche<br />

la consapevolezza del potere del “noi” applicato all’economia.<br />

Communitas: In economia, però, la consapevolezza diffusa non sempre<br />

produce inversioni di tendenza. Perché invece è convinta che il Coopcapitalism<br />

rappresenti davvero il futuro?<br />

Hertz: Semplice, perché è più vicino all’essere umano. Il “Gucci capitalism”<br />

parte da un presupposto: noi, come individui, siamo egoisti,<br />

e solo essendo super-individualisti possiamo massimizzare il nostro<br />

benessere, i nostri guadagni. Ma questo presupposto si è dimostrato<br />

non vero, era solo nella testa degli economisti, e non nel dna dell’umanità.<br />

Studi antropologici dimostrano che le società che hanno<br />

meno condividono di più. Recenti ricerche di economia comportamentale<br />

hanno confermato che la benevolenza non è aliena alla<br />

natura umana.<br />

Communitas: In Italia il movimento cooperativo rappresenta il 7,6% del<br />

Pil. Le regioni in cui c’è più cooperazione – Emilia Romagna, Toscana,<br />

Lombardia, Trentino Alto Adige – hanno un livello di benessere economico<br />

e sociale superiore alla media nazionale. Dati che confermano la tesi<br />

che lei sostiene.<br />

Hertz: Certo. La cooperazione contribuisce in modo determinante al<br />

COMMUNITAS 55 - KRISIS • 173

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