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PAUL DUMOUCHEL<br />
cos’èl’economia dell’invidia che dà il titolo al suo ultimo libro? Invidia<br />
intesa come rancore (un peccato capitale) o invidia come desiderio, magari<br />
frustrato, di emulazione?<br />
Dumouchel: Si tratta, mi sembra di poter dire, di tutte e tre le accezioni<br />
della parola “invidia”. L’idea sottostante è che l’invidia è il<br />
motore della rivalità mimetica che sostanzia il motore dell’economia<br />
moderna.<br />
Communitas: In uno dei suoi Essays in Persuasion, John Maynard<br />
Keynes scriveva: «Per almeno un centinaio di anni dovremmo persuaderci<br />
gli uni con gli altri che il bene è male e il male è bene, perché il male è<br />
utile, ma il bene no». Parole terribili, ma che ci danno pienamente l’idea<br />
dell’impasse che ancora domina il rapporto economia-scarsità-crescita.<br />
Dumouchel: Effettivamente è un pensiero terribile, ma dovremmo<br />
domandarci, credo, cosa sono il “male” e il “bene” per Keynes<br />
e soprattutto cosa è «l’utile»? In un certo senso, questo pensiero<br />
di Keynes riprende quello che Bernard de Mandeville, nel 1714,<br />
scrisse nella Favola delle api: «Frode, lusso e orgoglio devono vivere,<br />
finché ne riceviamo i benefici: la fame è una piaga spaventosa, senza<br />
dubbio, ma chi digerisce e prospera senza di essa?». È un pensiero<br />
che troviamo in molti autori, da Hume a Lenin, ovvero che non c’è,<br />
o non c’è più, una correlazione diretta tra morale privata e ordine<br />
pubblico. Tutta l’antichità e tutte le religioni, invece, affermavano il<br />
contrario, ovvero che l’ordine pubblico dipendeva direttamente dalla<br />
morale privata. La grande caratteristica del mondo messo in scena<br />
dall’economia moderna è proprio questa rottura tra la morale individuale<br />
e l’ordine sociale. Ciò ha permesso da una parte una libertà di<br />
coscienza e di azione inimmaginabile in ogni altra società, dall’altra<br />
parte ci rinvia alla frase di Keynes. Ecco tutta l’ambivalenza della<br />
scarsità.<br />
Communitas: Proviamo a ragionare su due “sentimenti morali”, l’indifferenza<br />
e la carità. Secondo lei, la carità ha ancora qualche importanza in<br />
COMMUNITAS 55 - KRISIS • 65