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ANDREA ZHOK<br />
la prima grande prova storica della sua capacità di dissolvimento della<br />
cultura di dono (Roma tardo repubblicana e tardo imperiale), ed infine<br />
la sua trasformazione in “capitale”(Rivoluzione industriale in<br />
Inghilterra). In ciascuno di questi momenti assistiamo ad alcune costanti<br />
nella pratica monetaria, come la capacità di conferire potere e di logorare<br />
le radici, ma vediamo anche di volta in volta un rinascere della pratica<br />
monetaria in forme differenti. La scelta di queste esemplificazioni<br />
storiche s’inquadra nel tentativo di collocare il significato storico del<br />
capitalismo all’interno di un decorso di lungo periodo, che ne faccia<br />
scorgere tutta la potenza ed inerzia.<br />
Communitas: Lei definisce «un frutto alla lunga velenoso» la mancanza di<br />
limiti per le transazioni finanziarie. Restando in ambito economico, quali<br />
sono le ragioni della sua affermazione?<br />
Zhok: Già, parlo delle transazioni monetarie (non finanziarie in senso<br />
stretto) come di un frutto naturale ed al tempo stesso velenoso. Si tratta<br />
di un frutto naturale nel senso che non è il prodotto né di un errore,<br />
né di una cospirazione: il denaro nasce dall’interazione di esigenze operative<br />
e tendenze assiologiche che sono ineludibili nell’uomo. In questo<br />
senso è un’illusione (un’illusione spesso percorsa nella storia) quella di<br />
pensare di poter senz’altro abolire il denaro: esso riemerge sempre dalle<br />
sue ceneri, non appena viene meno l’esplicita volontà di sopprimerlo. E<br />
tuttavia è un frutto che lasciato alla sua maturazione spontanea diviene<br />
velenoso, in quanto è mosso da una logica (la logica dello scambio concorrenziale)<br />
che tende ad estendersi indefinitamente, e che quanto più<br />
si estende tanto più acquista potere per estendersi ulteriormente.<br />
Communitas: Veniamo al presente: le chiedo naturalmente quali sono gli<br />
orientamenti, determinati dalle mediazioni monetarie senza confine, più<br />
perniciosi per il contesto sociale e il privato degli uomini nell’Occidente contemporaneo.<br />
Zhok: La pratica monetaria pone al centro della sua razionalità la scelta<br />
razionale degli individui e al tempo stesso distrugge sistematicamente i<br />
pilastri che consentono ad una scelta sensata di essere effettuata. Ciò che<br />
COMMUNITAS 55 - KRISIS • 95