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IL SENSO DELLA FINE<br />
perseguiamo un pensiero che, in realtà, ci fa arrivare a delle conclusioni<br />
automatiche. Non a caso, la vecchia questione dell’intelligenza<br />
artificiale si declina, oggi, nella forma di computer sempre più<br />
potenti, in grado di calcolare con rapidità e, quindi, di presentare<br />
delle sequenze che restringono lo spazio aleatorio della decisione<br />
umana. Già durante l’Illuminismo, ci si chiedeva cosa sarebbe rimasto,<br />
dopo che tutto fosse stato scoperto. Sarebbe rimasta la noia.<br />
È una visione profetica, perché già allora si stabiliva una asincronia<br />
tra lo sviluppo tecnologico e uno sviluppo che potremmo chiamare<br />
politico-morale. Questo era valido all’inizio, ha visto trionfante questa<br />
visione nel Novecento, ma ora siamo arrivati alla fine di una parabola.<br />
Al culmine di questa parabola, la tecnica è riuscita a diventare<br />
estremamente seducente quando presentava grandi vantaggi con<br />
costi minimi. La scoperta del fuoco o della ruota hanno portato vantaggi<br />
tecnologici altissimi, ma i costi erano limitati o nulli. Anche la<br />
scoperta della penicillina rientra in una casistica del genere. Le grandi<br />
scoperte, fino all’inizio del Novecento, hanno richiesto poco più<br />
che i mezzi di sussistenza dello scienziato. Ma oggi? Oggi le scoperte<br />
tecnologiche sono costosissime e, spesso, hanno una serie di controindicazioni<br />
pericolosissime. Per fare una scoperta, oggi, si richiedono<br />
sempre più risorse e i risultati di questa scoperta sono sempre<br />
più circoscritti. Succede, allora, che forse anche su questa parabola<br />
della tecnologia si è raggiunto un rapporto critico tra costi e benefici<br />
che è al limite della sostenibilità. Se anche vi fosse la possibilità di<br />
scoprire cose mirabolanti, non avremmo probabilmente la capacità<br />
di sostenerle visti i costi eccessivi. Sono trent’anni, giusto per fare un<br />
esempio, che nel campo della ricerca biomedica si annunciano mirabolanti<br />
scoperte che debelleranno non si sa cosa. Poi, al netto delle<br />
dichiarazioni propagandistiche, i risultati scarseggiano. Si tengono<br />
alte le aspettative, ci si procura un ottimo ufficio stampa, si impiegano<br />
fior di risorse ma poi si tace sui risultati... La mia impressione è<br />
che si sia raggiunto un limite sistemico. E questo va detto, perché<br />
oggi una delle forme in cui si declina il discorso della crescita infini-<br />
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