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dALLA egOeCONOMy ALLA weCONOMy<br />
manifatturiere arricchiscono il prodotto materiale di servizi e di relazioni<br />
con il cliente e con la filiera di appartenenza; quelle terziarie<br />
imparano ad usare la tecnologia nei loro campi ad alta intensità personale<br />
e relazionale, grazie all’interazione a distanza resa oggi possibile<br />
dai media e dalle Ict. Nel tessuto delle tante relazioni di “servizio”<br />
reciproco che ne emerge, tornano al centro della scena le persone,<br />
con la loro identità; i luoghi con la loro storia; le culture con la<br />
loro unicità. Alimentando con le loro differenze il circuito della<br />
nuova economia, fatto di senso/legame/valore.<br />
La seconda sfida riguarda la ridefinizione del rapporto tra industria<br />
e artigianato. Il nuovo modello di sviluppo deve trovare la strada<br />
per mantenere i vantaggi degli automatismi replicativi, in termini<br />
di efficienza e ri-uso della conoscenza, ma dando spazio, nel contempo,<br />
all’unicità delle persone che abitano il mondo della complessità,<br />
alla creatività e immaginazione di ciascuna di loro, fino a ricavare<br />
valore dalla mobilitazione di relazioni e sentimenti di natura collettiva.<br />
Occorre dunque saper incrociare queste due possibilità: essere<br />
moderni nel ri-uso della scienza e della tecnologia, ma essere<br />
anche capaci di andare oltre, ricombinando o re-inventando il sapere<br />
codificato, senza inibizioni: l’intelligenza della complessità, infatti,<br />
è dei singoli soggetti e del loro pensiero collettivo; non delle macchine<br />
che – per adesso – replicano e non pensano. La neo-modernità<br />
che mette insieme queste due possibilità è un progetto non solo<br />
possibile, ma necessario (per convivere con la complessità) e realisticamente<br />
fattibile riscoprendo capacità naturali e tradizionali degli<br />
uomini e del pensiero che il meccanismo della prima modernità ha<br />
artificialmente inibito e svalutato.<br />
• Nuovo welfare e beni comuni<br />
Al cuore della nuova weconomy vi è la profonda ridefinizione dei<br />
sistemi di welfare a partire da una innovazione istituzionale che<br />
metta al centro il tema dei beni comuni.<br />
Nel XX secolo, il cuore del patto sociale è stato il welfare state, vero<br />
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