Creaturine - Sardegna Cultura
Creaturine - Sardegna Cultura
Creaturine - Sardegna Cultura
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
16<br />
Nicola stava bene. Se lo era ripetuto più volte nel corso<br />
dell’inverno e altre lo ripeté nel mezzo di quel mattino in<br />
cui accarezzava il pelo caldo della sua bestiola. Era il giorno<br />
del suo compleanno a sua insaputa. Si alzò dal prato e<br />
camminò. Era completamente nudo. Aveva i capelli sciolti<br />
sulle spalle. La sua bellezza decollò ancora una volta,<br />
una delle ultime al mondo. Il suo corpo ricoperto di paesaggi,<br />
di castelli, di falchi, di navi, di pianeti, scintillava<br />
nell’aria accecante della campagna. Nicola camminava<br />
con la donnola al fianco. Sfiorati dal suo passaggio e con<br />
la bocca piena di sole i fiori tacevano, le pietre riducevano<br />
per un poco la loro durezza e si domandavano: – Chi sarà<br />
mai? chi sarà mai quest’uomo cucito con filo di leccio, il<br />
cui sonno è da sempre accompagnato dalla ninna nanna<br />
dell’asina, quest’uomo capace di alleviare un po’ del nostro<br />
dolore solo posandoci il piede sulla schiena?<br />
Nicola camminava con l’animale al fianco. Scalava e ridiscendeva<br />
rocce, scompariva tra i flutti d’erba, riemergeva<br />
senza voltarsi, senza incespicare, senza accelerare, senza<br />
più nome tra luoghi senza nome. Camminava, lo sguardo<br />
invaso di affluenti di luce, il passo spedito, i pensieri a<br />
posto. Camminava facendo esplodere nuvolette di farfalle<br />
che si sollevavano all’improvviso, circondandolo per<br />
183