Creaturine - Sardegna Cultura
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Anche Bianca aveva le sue belle figurine del destino.<br />
Ma le aveva conservate così bene che non le bastò un’ora<br />
e mezza di ricerca per trovarle. Così uscì senza. Attraversò<br />
la città fondendosi alla folla come un’onda al resto del<br />
mare. (Bianca tradita da tutti, chiusa nel suo impermeabile,<br />
con la testa sotto il cappuccio e un tocco di morte<br />
apparente sul mento). Giunse all’abitazione di Letizia<br />
Tedde che suo marito era appena andato via. Bussò. La<br />
donna venne presto ad aprirle. La donna era sola. La fece<br />
entrare.<br />
– Volevo vederla, – disse calma la ragazza di Molafà che<br />
aveva lo sguardo fermo e sulla cui guancia l’acqua aveva<br />
disegnato qualcosa simile a un paesaggio alpino.<br />
– Venga, – la invitava a farsi avanti la voce gentile della<br />
donna.<br />
Entrarono nel salotto. Lo stesso dove venne fatto entrare<br />
la prima volta anche Rosario.<br />
– Si accomodi non stia così in piedi.<br />
Bianca Pes taceva. Non si guardava neppure intorno.<br />
Sembrava piuttosto assorta nello scrutare l’altra.<br />
– Accetta dei biscotti?<br />
– Mi domando cosa l’abbia spinto a tanto, – disse allora<br />
Bianca, senza sedersi.<br />
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