05.06.2013 Views

Creaturine - Sardegna Cultura

Creaturine - Sardegna Cultura

Creaturine - Sardegna Cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Dove trovava un po’ di disgelo alla sua solitudine era al<br />

caffè di sotto dove la bella Zara serviva assenzio e girò ai<br />

suoi clienti infreddoliti. Si metteva accanto al biliardo e si<br />

lasciava anestetizzare dalle chiacchiere degli altri nel locale<br />

riscaldato dal carbone della stufa e dalle tante pipe e sigari<br />

il cui fumo galleggiava tra una parete e l’altra della sala<br />

in lunghe striscioline azzurrognole e orizzontali. Ordinava<br />

acqua e zucchero che rigirava col cucchiaino per minuti,<br />

contemplando i bouquets disegnati sulle tappezzerie<br />

dai colori sgargianti, rosso cinabro e verdi profondi<br />

sferzati dal giallo delle lanterne a gas appese ai muri, che<br />

gli conciliavano la narcosi diradando per un po’ le nuvole<br />

dai suoi occhi.<br />

Era il Caffè del Godimondo, un luogo ospitale e dall’atmosfera<br />

piacevolmente stordente, gli avventori non<br />

erano chiassosi, non erano mai troppi e stavano seduti ai<br />

tavoli davanti a bicchieri dai contenuti verdi, viola e azzurri.<br />

Rosario ascoltava le chiacchiere dei postini, delle<br />

signore coi bigodini, i silenzi dei giocatori di dama, i problemi<br />

dei calzolai, degli orologiai, delle sarte, degli orchestrali,<br />

degli esattori e dei massai, dondolandosi sulle punte<br />

della sedia o alzandosi e andando a servirsi da sé al<br />

bancone altra acqua e zucchero, scartando nel tragitto sedie<br />

e sgabelli, gatti, fisarmoniche o urtando qualche povero<br />

cristo addormentato dal vino. In più egli poteva godere<br />

della compagnia di Iolanda Zara, che vedendolo così<br />

solo, di tanto in tanto trovava il tempo per sedersi al<br />

suo tavolo con due bicchierini d’anice ad ascoltare da un<br />

medico chirurgo i segreti dell’affascinante mondo naturale.<br />

Rosario illustrava quel mondo con garbo e semplicità<br />

ma non per questo era insensibile agli effluvi della<br />

94<br />

donna. Donne non ne aveva toccate mai, né viste discinte,<br />

dovere professionale a parte, né frequentati i postriboli<br />

e l’unica volta che si era masturbato l’aveva ritenuta<br />

un’esperienza mistica e unica come il battesimo. Ma davanti<br />

alla donna che lo ascoltava sorbendo il suo anicino<br />

con una bocca tanto piccola e profumata egli avvertiva<br />

per la prima volta sollevarsi i richiami della brezza ormonale.<br />

Il venticello caldo lo invadeva sino alla gamba falsa.<br />

Cercò di far fronte al problema con aria disinvolta, continuando<br />

a disquisire di ventricoli e aneurisma e lasciando<br />

che niente trasparisse né dal suo tono di voce né dall’espressione<br />

in viso. Spiegava, elaborava concetti, precisava,<br />

dissertava, divagava, si concentrava socchiudendo gli<br />

occhi con distacco e mostrando il suo sguardo esploratore<br />

di soffitti e lampadari, le cornee bianche, le palpebre<br />

sbattute ad arte, mentre di sotto al tavolo sentiva il sorgere<br />

di una pericolosissima erezione.<br />

Chi può desiderare un ramo storto come me? si domandava,<br />

una volta tornato di sopra alla sua tana, o al mattino<br />

quando si svegliava coi resti della notte in bocca e un<br />

aspetto da iena. Si infilava nella tinozza e restava nudo in<br />

piedi coi vapori che risalivano lungo i fianchi a contemplare<br />

la sua figura davanti allo specchio. Non erano i capelli<br />

arruffati a sconsolarlo o lo sguardo ancora impastato<br />

o i denti smorti, quelle erano licenze del risveglio. Erano<br />

quelle gambe secche cresciute a dismisura, quell’aria da<br />

cammello vecchio, quei testicoli scorticati e impresentabili<br />

a privarlo d’ogni speranza. Come era potuto succedere<br />

tutto ciò? Egli era ora un uomo magro e dinoccolato legato<br />

per sempre agli umori di una gamba imperfetta che<br />

lo faceva apparire indeciso, sempre sul punto di svoltare o<br />

95

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!