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Creaturine - Sardegna Cultura

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4<br />

Camminarono lungo il sentiero tenendo le asine alla<br />

briglia. Gli animali erano stremati, la bava brillava come<br />

vetro sui loro musi, lunghi filamenti pendenti si allungavano<br />

sino alle foglioline di euforbia.<br />

Aprì Adelaide. Adelaide Poro di cinquant’anni, la bambinaia.<br />

Adelaide ospitava a casa sua i bambini delle campagne,<br />

li allevava dall’età del primo latte sino alla scuola,<br />

per chi ci andava, per chi ci arrivava. Li curava e li rincuorava<br />

pur con qualche moccolo di troppo. Coi poppanti<br />

soprattutto che non le lasciavano neppure il tempo per pisciare.<br />

Ma era lo sfogo grazie al quale il suo sistema nervoso<br />

poteva reggere. D’altronde oltre il confine di quella<br />

terra, poco oltre il muro in pietra, tra le piante di perastro<br />

e i filari di gelso vi era in arrivo un secolo speciale per i<br />

bimbi: mutilati e strangolati, sequestrati, asfissiati, deportati,<br />

soldati, sodomizzati, accecati, buttati, trucidati,<br />

svuotati, venduti, comprati, scambiati. In quel secolo che<br />

si poteva ben cogliere solo sollevandosi sulla punta dei<br />

piedi in quel tratto di confine di campagna tra il perastro e<br />

il gelso l’accoglienza per loro era pronta.<br />

Quando bussarono la donna era alla ricerca di un bavaglino.<br />

– Ademaro! entra! entra! – urlò scappando via.<br />

Grondona fece un cenno al ragazzo come per dire di non<br />

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