Creaturine - Sardegna Cultura
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Camminarono lungo il sentiero tenendo le asine alla<br />
briglia. Gli animali erano stremati, la bava brillava come<br />
vetro sui loro musi, lunghi filamenti pendenti si allungavano<br />
sino alle foglioline di euforbia.<br />
Aprì Adelaide. Adelaide Poro di cinquant’anni, la bambinaia.<br />
Adelaide ospitava a casa sua i bambini delle campagne,<br />
li allevava dall’età del primo latte sino alla scuola,<br />
per chi ci andava, per chi ci arrivava. Li curava e li rincuorava<br />
pur con qualche moccolo di troppo. Coi poppanti<br />
soprattutto che non le lasciavano neppure il tempo per pisciare.<br />
Ma era lo sfogo grazie al quale il suo sistema nervoso<br />
poteva reggere. D’altronde oltre il confine di quella<br />
terra, poco oltre il muro in pietra, tra le piante di perastro<br />
e i filari di gelso vi era in arrivo un secolo speciale per i<br />
bimbi: mutilati e strangolati, sequestrati, asfissiati, deportati,<br />
soldati, sodomizzati, accecati, buttati, trucidati,<br />
svuotati, venduti, comprati, scambiati. In quel secolo che<br />
si poteva ben cogliere solo sollevandosi sulla punta dei<br />
piedi in quel tratto di confine di campagna tra il perastro e<br />
il gelso l’accoglienza per loro era pronta.<br />
Quando bussarono la donna era alla ricerca di un bavaglino.<br />
– Ademaro! entra! entra! – urlò scappando via.<br />
Grondona fece un cenno al ragazzo come per dire di non<br />
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