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Creaturine - Sardegna Cultura

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Grondona cominciò a sollevare lento lento un braccio nel<br />

mondo di Adelaide, gli sguardi scorrevano e il tempo parve<br />

rallentare. Grondona levò più alto il braccio, ancor più<br />

lento e alto, lenta una vespa attraversò la carreggiata, lento<br />

e tanto lento cadde un petalo dal vasetto lasciandosi<br />

una scia di viola dietro il suo precipitare.<br />

Quando la vita ripristinò la sua velocità naturale l’asina<br />

esplose il suo ragliare, Adelaide ritornò al suo smoccolare,<br />

l’aia tutta al suo indolente e strepitoso girovagare. Per<br />

Rosario fu come una sberla in pieno viso: – Vada! Non vede<br />

cosa sta succedendo? – gli urlava il maestro col braccio<br />

per aria indicando l’abbeveratoio dove l’asina con la serpe<br />

arrotolata al naso scalciava disperata. – Corra, su, corra,<br />

non stia lì imbambolato. – Rosario corse alla vasca accompagnato<br />

dal tifo accanito delle bestie, aveva una gamba<br />

malconcia e zoppicava, strappò il rettile e lo lanciò tra i<br />

gerani. L’asina si calmò. Calò un silenzio improvviso.<br />

Nessuno applaudiva più, nessuno più acclamava o starnazzava,<br />

le asine si baciarono, Grondona osservava - s’accese<br />

il sigaro, il fumo lo avvolse, la testa scomparve, fu simile<br />

a Dio dentro una nuvola - Adelaide sorrideva e Rosario<br />

ansimava.<br />

36<br />

5<br />

La casa dei fratelli Poro almeno per un po’ fu la loro casa.<br />

Adelaide e Ademaro si erano amati da giovanissimi,<br />

voluti bene. Di lei fanciulla Ademaro conservava un odore<br />

buono di cavoli sui fianchi e uno svolazzo di pizzi sul<br />

seno, quei seni sui quali lui aveva creduto di investire buona<br />

parte della sua vita da maestro elementare e che invece<br />

gli erano scappati via come due leprotti. Di lui Adelaide<br />

ricordava la bella maniera di starle accanto (forse troppo<br />

distante), ricordava le braccia nodose e un cuore a scomparti.<br />

Si può dire che il vero amore non li avesse mai colpiti,<br />

troppo impegnato ad inseguir pernici lui, troppo acerba<br />

lei. Ma il sentimentino che li aveva uniti in gioventù divenne<br />

col tempo strada maestra della loro amicizia. Altre,<br />

amicizie, Grondona non ne coltivava, ammesso che per<br />

amicizia si intenda quel sentimento votato alla più estrema<br />

fratellanza, mediamente oscuro, alieno da riserve transitorie,<br />

e col dono di una leggerezza prodigiosa quanto la<br />

sua crescita. Di così miracolose non ne aveva, no, a parte<br />

Adelaide. Di lei si fidava. A oltre vent’anni da quel loro<br />

primo adolescenziale amore, la donna era stata dolcemente<br />

cedevole con lui, quando colera e tifo avevano fatto<br />

scempio di cristiani tra la scolaresca, quando l’innata<br />

disposizione dell’uomo verso le cose del mondo aveva ce-<br />

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