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Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif

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NOTE<br />

Giovanni Boniolo© 2003 – <strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>della</strong> <strong>gnoseologia</strong> <strong>moderna</strong><br />

[ 1]<br />

4 Per sveltire la notazione, useremo indicheremo con A la prima edizione<br />

del 1781 <strong>della</strong> Critica <strong>della</strong> ragion pura, mentre con B l'edizione del 1787.<br />

Le pagine citate si riferiranno all'edizione del 1985 <strong>della</strong> traduzione italiana<br />

curata da V.Mathieu per Laterza. Per cui "A xy" vorrà dire che il luogo<br />

citato è alle pagine xy dell'edizione del 1781, mentre "B xy" che è alle<br />

pagine xy dell'edizione del 1787. Con "P xy" indicheremo le pagine xy dei<br />

Prolegomeni ad ogni futura metafisica, opera kantiana del 1783. Le<br />

citazioni saranno riferite all'edizione del 1982 <strong>della</strong> traduzione italiana<br />

curata da R. Assunto per Laterza, Infine con "L xy" indicheremo le pagine<br />

<strong>della</strong> <strong>Lo</strong>gica nella traduzione italiana del 1983 curata da L. Amoroso per<br />

Laterza. Si tenga presente che tale lavoro, datato 1800, non è stato redatto da<br />

Kant, ma da un suo allievo, G. B. Jäsche, che ha raccolto le lezioni di logica<br />

del maestro e le sue glosse al manuale adottato nel corso (G. F. Meier,<br />

Auszug aus der Vernunftlehre).<br />

[ ]<br />

42 Per Kant, "rappresentazione" (Vorstellung) è un termine generico con il<br />

quale indica sia qualunque tipo di pre-conoscenza (legata all'intuizione<br />

empirica), sia qualunque tipo di conoscenza vera e propria. E' una sorta di<br />

termine-genere il quale raggruppa, a modo di specie, le varie tipologie di<br />

conoscenze (cfr. B 303).<br />

[43<br />

] Due sono le condizioni che devono essere soddisfatte affinché sia dato<br />

un a priori, ossia necessità e universalità (B 41-42). Universalità e necessità<br />

non solo contraddistinguono l'a priori ma anche l'oggettivo, tanto che i due<br />

concetti sono reciproci (Idem). A proposito dell'universalità e <strong>della</strong> necessità<br />

quali caratteristiche dell'a priori, Cohen evidenzia che esse sono solo i segni<br />

esterni <strong>della</strong> validità di un concetto o di un principio; mentre quelli quelli<br />

interni, ossia quelli grazie ai quali l'a priori acquista un contenuto, sono dati<br />

dal suo indicare effettivamente la possibilità di una conoscenza (Cohen,<br />

1871, p. 43). Va sempre la pena ricordare che 'a priori' è completamente<br />

diverso da 'innato' (B 156-157; cfr. Strawson, 1966, pp. 58-59).<br />

CxC – Calls for Comments, SWIF www.swif.it/cxc 99

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