Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif
Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif
Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Giovanni Boniolo© 2003 – <strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>della</strong> <strong>gnoseologia</strong> <strong>moderna</strong><br />
sé], ma solo che sono. Questa rappresentazione è un pensare, non un<br />
intuire” (B 149).<br />
[ 10 1] E' la "coscienza in generale" già incontrata.<br />
[1 ]<br />
02 Si noti che Kant parla di unità oggettiva per distinguerla dall'unità<br />
soggettiva che è legata al senso interno. Ossia posso essere consapevole, ad<br />
es., <strong>della</strong> contemporaneità o <strong>della</strong> successione di due fenomeni, ma questo<br />
non significa che ciò sia universale e necessario. Ho solo la possibilità, se<br />
non faccio intervenire l'unità oggettiva, di avere un'associazione empirica<br />
soggettiva e non un giudizio vero e proprio. Questo non è altro che il<br />
problema, già incontrato, <strong>della</strong> diversità fra associazioni di stati di coscienza<br />
soggettivi e giudizi empirici, ossia, nel linguaggio dei Prolegomeni, fra<br />
giudizi percettivi e giudizi di esperienza.<br />
[1 ]<br />
03 E' per questo che senza appercezione trascendentale non potremmo<br />
avere universalità e necessità, bensì solo un'associazione fra qualcosa che<br />
funge da soggetto e qualcosa che funge da predicato.<br />
[1 ]<br />
04 Nella Dialettica trascendentale, Kant parla di doppio significato del<br />
termine principio: “comunemente significa soltanto una conoscenza che può<br />
essere adoperata come principio, comecché, in se stessa e per la propria<br />
origine, non sia un principium. Ogni proposizione generale, sia essa desunta<br />
magari dall'esperienza (per induzione), può servire da premessa maggiore in<br />
un sillogismo; ma non perciò essa è, in se stessa, un principium [...] Ma, se<br />
noi consideriamo questi principi dell'intelletto puro in se stessi secondo la<br />
loro origine, essi sono tutt'altro che conoscenze ricavate dai concetti [...]<br />
Che tutto ciò che avviene abbia una causa, non può ricavarsi a nessun patto<br />
dal concetto di ciò che avviene in generale; piuttosto il principio mostra<br />
come di ciò che accade si possa primieramente formare un determinato<br />
concetto di esperienza. L'intelletto, adunque, non può procurare conoscenze<br />
sintetiche ricavabili da concetti; e queste sono propriamente quelle che io<br />
chiamo assolutamente principi, potendo per altro tutte le proposizioni<br />
universali, in generale, essere dette principi relativi” (B 290). E' da tenere<br />
presente anche la differenza fra principi empirici e principi puri: "Né vi può<br />
essere propriamente pericolo che si scambino semplici principi empirici per<br />
CxC – Calls for Comments, SWIF www.swif.it/cxc 127