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Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif

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Giovanni Boniolo© 2003 – <strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>della</strong> <strong>gnoseologia</strong> <strong>moderna</strong><br />

affrettatamente, come gli si presentavano, e ne mise insieme dieci, che<br />

chiamò categorie (predicamenti). Dopo, credette averne trovate altre cinque,<br />

che aggiunse ai precedenti, col nome di post-predicamenti. Ma la sua tavola<br />

rimase sempre difettosa. Oltre di che, vi si trovavano anche modi <strong>della</strong><br />

sensibilità pura (quando, ubi, situs, e così prius, simul) e anche un modo<br />

empirico (motus), i quali non appartengono punto a questo albero<br />

genealogico dell'intelletto; e vi s'incontrano pure concetti derivati, frammisti<br />

ai concetti originari (actio, passio), e parecchi di questi ultimi mancano<br />

affatto” (B 115). E ancora, “Or questa compiutezza d'una scienza data non<br />

può ottenersi con sicurezza col calcolo all'ingrosso di un aggregato messo<br />

insieme per tentativi; quindi essa è possibile soltanto mediante una idea<br />

<strong>della</strong> totalità <strong>della</strong> conoscenza intellettuale a priori e per mezzo <strong>della</strong><br />

divisione dei concetti che la costituiscono, determinata in base a cotesta<br />

idea, e quindi per mezzo <strong>della</strong> loro connessione sistematica” (B 103). La<br />

tavola delle categorie a cui arriva è la seguente (B 114):<br />

1.Della quantità:<br />

unità,<br />

pluralità,<br />

totalità.<br />

2.Della qualità:<br />

realtà,<br />

negazione,<br />

limitazione.<br />

3. Della relazione:<br />

dell'inerenza e<br />

sussistenza,<br />

<strong>della</strong> causalità e<br />

dipendenza,<br />

<strong>della</strong> reciprocità<br />

(comunanza).<br />

4. Della modalità:<br />

possibilità/impossibilità,<br />

esistenza/inesistenza,<br />

necessità/contingenza.<br />

A proposito di questa tavola, Kant fa alcune osservazioni (B 116-121). 1. Le<br />

prime due classi hanno a che fare direttamente con gli oggetti dell'intuizione<br />

pura ed empirica; la terza classe ha a che fare con l'esistenza degli oggetti e<br />

tratta delle correlazioni fra di loro; la quarta classe tratta delle correlazioni<br />

fra gli oggetti e l'intelletto. 2. Ogni classe è sempre composta da tre<br />

categorie delle quali la terza è sempre derivata dall'unione <strong>della</strong> seconda con<br />

CxC – Calls for Comments, SWIF www.swif.it/cxc 116

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