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Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif

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Giovanni Boniolo© 2003 – <strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>della</strong> <strong>gnoseologia</strong> <strong>moderna</strong><br />

riduzionismo meccanicistico che come primo risultato richiedeva un dualismo di res. E'<br />

in questo scenario, unito alla critica alla nozione di spazio, agli studi biologici di<br />

impronta vitalistica, al recupero delle entelechie aristoteliche e del finalismo naturale<br />

che nasce la monade. [ 36 ]<br />

Anche se per molti la monade leibniziana era assimilabile all'entelechia aristotelica,<br />

in realtà la differenziava profondamente l'essere autosufficiente. La monade, infatti, è<br />

individuale, è capace di azione, come dev'essere la sostanza, è semplice, cioè priva di<br />

parti (da qui il nome), un punto inesteso, reale, animato, centro di forza, una sorta di<br />

"atomo psichico" poiché, e questa è la caratteristica per noi più significativa,<br />

raccoglieva le qualità materiali e cognitive in un'unica struttura.<br />

Le infinite monadi che compongono la natura, infatti, sono conchiuse, cioè ognuna di<br />

esse non può<br />

“essere alterata o modificata nella sua interiorità da qualche altra creatura[…] Le monadi<br />

non hanno finestre, attraverso le quali possono staccarsi delle sostanze[…] così né le<br />

sostanze né gli accidenti possono entrare dal di fuori di una monade” (Leibniz, 1714, § 7,<br />

pp. 283-284).<br />

Ciò significa che in esse è racchiuso il cosmo intero, anche se a livelli diversi, come<br />

vedremo. Ogni monade è un microcosmo, ossia lo specchio, naturalmente vivente, di<br />

tutto l'universo spaziale e temporale.<br />

Tale inclusione del tutto in un punto di forza inesteso è possibile solo utilizzando<br />

l'analogia col pensiero. E infatti la monade è una entità cognitiva. A essa ineriscono le<br />

verità di ragione ma anche le verità di fatto, e ciò significa che essa raccoglie tutte le<br />

possibili idee e percezioni, ma non in modo consapevole e chiaro, poiché molte delle<br />

nostre conoscenze sono appunto virtuali, come abbiamo indicato in precedenza, [ 37 ] e<br />

anzi è proprio il diverso livello di percezione ciò che distingue le monadi, posto che non<br />

avendo parti esse non sembrerebbero quantitativamente distinguibili. [ 38 ] Vi sono<br />

monadi la cui percezione è di grado infimo, ed esse costituiscono lo strato opaco <strong>della</strong><br />

materia, vi sono monadi che possono percepire in modo confuso e indistinto, vi sono<br />

monadi - le anime - che possono anche appercepire, ossia avere sia la percezione sia la<br />

consapevolezza di tale percezione. La dinamicità prima ricordata è effetto<br />

dell'appetizione, cioè di un principio interno che determina il passaggio da una<br />

CxC – Calls for Comments, SWIF www.swif.it/cxc 47

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