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Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif

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Giovanni Boniolo© 2003 – <strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>della</strong> <strong>gnoseologia</strong> <strong>moderna</strong><br />

“Ora, in quanto l'immaginazione è soltanto spontaneità, io la chiamo anche talvolta<br />

immaginazione produttiva, e la distinguo così dalla riproduttiva, la cui sintesi è sottoposta<br />

unicamente a leggi empiriche, a quelle cioè dell'associazione; e che quindi non conferisce<br />

punto alla spiegazione <strong>della</strong> possibilità <strong>della</strong> conoscenza a priori, né rientra perciò nella<br />

filosofia trascendentale, ma nella psicologia” (B 146). [ 85 ]<br />

Entrambe sono trascendentali, nel senso che entrambe sono condizioni per la<br />

costituzione dell'oggetto e quindi entrambe agiscono sull'intuizione sensibile, ossia su<br />

ciò che risulta dalla prima sintesi dell'apprensione, [ 86 ] solo che le due specie di<br />

immaginazione producono cose completamente diverse e con validità oggettiva pure<br />

diversa. Infatti, l'immaginazione riproduttiva, o empirica, produce immagini, mentre<br />

l'immaginazione produttiva, o pura, produce schemi:<br />

“possiamo dire soltanto questo: l'immagine è un prodotto <strong>della</strong> facoltà empirica<br />

dell'immaginazione [ri]produttiva; [ 87 ] lo schema dei concetti sensibili (come delle figure<br />

nello spazio) è un prodotto e, per così dire, un monogramma dell'immaginazione pura a<br />

priori, per il quale e secondo il quale le immagini cominciano ad essere possibili” (B<br />

166). [ 88 ]<br />

14.2. Gli schemi dei concetti empirici e gli schemi dei concetti puri<br />

<strong>Lo</strong> schema (Schema) è un prodotto dell'immaginazione pura grazie al quale viene<br />

resa possibile l'immagine (Bild) del concetto empirico; immagine che è sempre singola<br />

e vero punto di incontro fra istanze empiriche specifiche - la particolare sintesi<br />

dell'apprensione - e istanze intellettuali - il concetto. [ 89 ] Di conseguenza, lo schema dei<br />

concetti empirici e matematici è la “rappresentazione di un procedimento generale onde<br />

l'immaginazione porge a esso concetto la sua immagine” (B 165), ossia grazie allo<br />

schema si applica il corrispondente concetto per costruire la particolare immagine:<br />

“così se io metto l'un dopo l'altro cinque punti: ..... , questa è un'immagine del numero<br />

cinque. Invece, se io penso soltanto un numero in generale, che in questo caso può essere<br />

cinque come cento, allora questo pensiero è più la rappresentazione di un metodo per<br />

rappresentare una molteplicità (per es., mille), secondo un certo concetto, in un'immagine,<br />

anziché questa immagine stessa, la quale nell'ultimo caso sarebbe difficile da abbracciare<br />

colla vista e confrontare col concetto” (Idem). [ 90 ]<br />

Quindi, abbiamo tanti schemi quanti sono i concetti, ed è solo grazie a questi schemi<br />

che si riescono ad applicare i concetti, non grazie a particolari immagini:<br />

CxC – Calls for Comments, SWIF www.swif.it/cxc 80

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