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Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif

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Giovanni Boniolo© 2003 – <strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>della</strong> <strong>gnoseologia</strong> <strong>moderna</strong><br />

identità, quelli invece, nei quali questa connessione vien pensata senza<br />

identità, si devono chiamare sintetici. I primi si potrebbe anche chiamarli<br />

giudizi esplicativi, gli altri estensivi; poiché quelli per mezzo del predicato<br />

non nulla aggiungono al concetto del soggetto, ma solo dividono con<br />

l'analisi il concetto ne' suoi concetti parziali, che erano in essi già pensati<br />

(sebbene confusamente); mentre, al contrario, questi ultimi aggiungono al<br />

concetto del soggetto un predicato che in quello non era punto pensato, e<br />

non era deducibile con nessuna analisi. Se dico, per es., tutti i corpi sono<br />

estesi, questo è un giudizio analitico. Giacché non mi occorre di uscir fuori<br />

dal concetto che io unisco alla parola corpo, per trovar legata con esso<br />

l'estensione, ma mi basta scomporre quel concetto, cioè prendere coscienza<br />

del molteplice ch'io comprendo sempre in esso, per ritrovarvi il predicato;<br />

questo dunque è un giudizio analitico. Invece, se dico: tutti i corpi sono<br />

gravi; allora il predicato è qualcosa di affatto diverso da ciò che io penso nel<br />

semplice concetto di corpo in generale. l'aggiunta d'un tale predicato ci dà<br />

perciò un giudizio sintetico” (Idem).<br />

[ 1]<br />

7 La percezione è la consapevolezza dell'azione degli oggetti sui sensi,<br />

ossia è la consapevolezza <strong>della</strong> sensazione; cfr. P 58.<br />

[ ]<br />

72 Nell'ultima frase <strong>della</strong> citazione, Kant fa riferimento al procedimento<br />

per obversione - che Kant chiama il contrario opposto -, formalizzato in<br />

epoca scolastica, grazie al quale da una proposizione del tipo "Ogni S è P" si<br />

passa alla proposizione "Nessun S è non-P". Allora sia il giudizio analitico<br />

di partenza, sia il suo obverso violano il principio di non contraddizione non<br />

appena sono negati. Per cui il principio è condizione necessaria e sufficiente<br />

per la validità dei giudizi analitici (cfr. B 172). Il fatto che Kant consideri<br />

analitica la proposizione "Tutti i corpi sono estesi", ossia tale che il concetto<br />

del predicato ('estensione') sia contenuto nel concetto del soggetto ('corpo')<br />

deriva dalla sua accettazione <strong>della</strong> concezione cartesiana e newtoniana<br />

secondo cui l'estensione appartiene intrinsecamente alla nozione di corpo.<br />

Rifiutando tale dottrina, naturalmente si rifiuterebbe di considerare analitica<br />

la proposizione vista.<br />

CxC – Calls for Comments, SWIF www.swif.it/cxc 112

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