Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif
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Giovanni Boniolo© 2003 – <strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>della</strong> <strong>gnoseologia</strong> <strong>moderna</strong><br />
compiutamente che sia possibile, non sarà certo senza utilità e interesse, ma qui sarebbe<br />
fatica superflua” ( B115-116). [ 64 ]<br />
concetti puri primitivi (categorie) ---------------concetti puri derivati<br />
(predicabili)<br />
per esempio<br />
causalità -------------------------------------------forza, azione, passione<br />
modalità -------------------------------------------sorgere, perire,<br />
cangiamento<br />
Mentre i concetti puri sono quelli che non hanno nulla a che fare direttamente con<br />
l'esperienza, al di là di renderla possibile; quelli empirici sono “quelli che son dati<br />
dall'esperienza stessa, e la cui possibilità o deve essere conosciuta empiricamente, a<br />
posteriori, o non può essere conosciuta punto” (B 226). [ 65 ]<br />
Ma entrambi hanno la stessa definizione operativa, entrambi sono funzioni logiche<br />
<strong>della</strong> sintesi, che può essere empirica (per i concetti empirici) o pura (per i concetti<br />
puri). Per esempio, chiarisce Cohen:<br />
“il concetto <strong>della</strong> sostanza, <strong>della</strong> forza non indica nessuna intuizione; il concetto di una<br />
causa può essere presentato nell'intuizione soltanto in un esempio dell'esperienza; tutti<br />
questi concetti indicano solamente la sintesi di possibili percezioni empiriche delle quali<br />
sono i principi. Il fatto che siano essi stessi a priori non dipende in ogni caso dalla realtà<br />
delle percezioni che essi collegano, ma dal fatto che rendono possibile un'unità sintetica<br />
<strong>della</strong> conoscenza empirica, cioè un'esperienza”. [ 66 ]<br />
Se il concetto puro ha a che fare solo con l'intelletto, il concetto empirico ha a che<br />
fare anche con l'esperienza nel senso che è astratto dalla singola intuizione e reso<br />
universale, pur trattandosi di un'universalità del tutto contingente e mai capace di<br />
trasformarsi in conoscenza a priori. D'altronde un concetto empirico non deve essere<br />
giustificato come lo deve essere un concetto puro “perché in ogni tempo noi disponiamo<br />
dell'esperienza per provare la loro realtà obbiettiva” (B 121). Ed è per questo motivo<br />
che la Deduzione metafisica e la Deduzione trascendentale hanno a che fare solo con i<br />
concetti puri, anzi con i concetti puri per eccellenza, ossia le categorie, e non con i<br />
concetti empirici; per questi basta una semplice “deduzione empirica” che deve essere<br />
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