Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif
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Giovanni Boniolo© 2003 – <strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>della</strong> <strong>gnoseologia</strong> <strong>moderna</strong><br />
E' in questa dinamica correlazione di esperienza, struttura matematica e teoria, che si<br />
fa posto alla previsione “senza bisogno di ricorrere alle esperienze”. La regolarità<br />
naturale, grande premessa al Libro del mondo, se correttamente individuata dal<br />
discorso, permette di governare l'esperienza, in un efficace equilibrio di ragione e<br />
osservazione.<br />
E' stato giustamente sottolineato quanto il metodo galileiano debba al rapporto con<br />
l'esperienza, vero inizio <strong>della</strong> conoscenza. Ma vanno anche sottolineate altre due cose.<br />
Da un lato l'esperienza per Galileo è sempre "pensata", cioè acquisita sapendo di<br />
doverla intrecciare con una razionalizzazione matematica impegnativa. Da qui la<br />
tendenza a ridurre e semplificare la variopinta ricchezza del dato empirico: Galileo, non<br />
solo quando costruisce il piano inclinato, ma ogniqualvolta accenna a un'esperienza, in<br />
realtà si riferisce a un esperimento, che come tale comporta sempre un'idealizzazione.<br />
D'altro canto per Galileo le “sensate esperienze” non possono mai essere false, [ 5 ]<br />
come dirà anche Kant, seppur in un contesto del tutto diverso. In realtà, esse possono<br />
sembrarci errate perché è ingannevole il discorso che viene fatto su di esse. [ 6 ] Tanto è<br />
vero che sia nel Dialogo che nei Discorsi, l'aristotelico Simplicio ricorre all'esperienza<br />
per far trionfare le sue tesi, ma i suoi interlocutori gli dimostrano ogni volta che quanto<br />
da lui riportato è inficiato da un discorso ingannevole.<br />
“Sensate esperienze” e “certe dimostrazioni” vivono quindi una correlazione<br />
dinamica, costantemente sottoposte le une al vaglio delle altre e in questo equilibrio<br />
geniale si costruiscono le condizioni per la genesi di un nuovo modello di conoscenza<br />
scientifica.<br />
2.4. I problemi aperti<br />
Ma appunto si tratta di un equilibrio legato più alla straordinaria capacità scientifica<br />
di Galileo che alla convincente soluzione dei problemi che sottostanno a questo nuovo<br />
approccio alla conoscenza <strong>della</strong> natura.<br />
La combinazione di teoria ed esperienza è possibile perché si sono preventivamente<br />
adattate le affezioni scientificamente rilevanti e le modellizzazioni teoriche, entrambe<br />
saldate da una comune struttura matematica. Ma da chi, come e perché il mondo è<br />
scritto in lingua matematica? Come e perché il sapere matematico umano non è<br />
dissimile da quello del divino artefice?<br />
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