Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif
Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif
Lo sviluppo della gnoseologia moderna - Swif
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Giovanni Boniolo© 2003 – <strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>della</strong> <strong>gnoseologia</strong> <strong>moderna</strong><br />
Kant trova un'elegante via d'uscita per questo apparentemente insolubile dilemma:<br />
l'unità <strong>della</strong> coscienza è sintetica, ma, grazie all'autocoscienza, posso sapere di questa<br />
funzione e ne riconosco l'analiticità: ossia riconosco che la proposizione "l'appercezione<br />
trascendentale è sintetica" è analitica.<br />
Questo significa che per conoscere ho bisogno dell'unità sintetica, e non solo nel<br />
senso <strong>della</strong> conoscenza dell'oggetto, quanto nel senso che ogni intuizione empirica per<br />
diventare oggetto deve sottostare a essa (si ricordi qui il principio dei giudizi sintetici a<br />
priori); infatti, l'oggetto è ciò nel cui concetto il molteplice dell'intuizione è unificato.<br />
A questo punto, dovrebbe essere facile afferrare il motivo per cui l'unità<br />
trascendentale è oggettiva: è tale perché, grazie a essa, il molteplice è unito nel concetto<br />
dell'oggetto, ossia si oggettualizza, diventa oggetto. [ 102 ]<br />
Finora, abbiamo visto la sintesi dalla parte <strong>della</strong> logica trascendentale, adesso<br />
passiamo, con Kant, a vederla dalla parte <strong>della</strong> logica formale, ossia dalla parte del<br />
giudizio. Ed è proprio in questo punto che Kant dà la nuova definizione di giudizio di<br />
cui si è già parlato, ossia una definizione che non considera più il giudizio come mera<br />
relazione fra due concetti, ma come relazione fra due concetti resa universale e<br />
necessaria grazie alla presenza <strong>della</strong> copula fra soggetto e predicato.<br />
Da questo punto di vista, il giudizio altro non è che il modo di ricondurre il<br />
molteplice dell'intuizione all'unità dell'appercezione: è proprio questa che rende<br />
universale e necessario il legame istituito dalla copula. [ 103 ]<br />
Perciò, l'operazione dell'intelletto per cui il molteplice dell'intuizione è ricondotto<br />
all'appercezione è la funzione logica dei giudizi. Ma le funzioni logiche dei giudizi sono<br />
le categorie, quindi il molteplice è sottoposto alle categorie ed è sulle categorie che si<br />
basa il processo sintetico <strong>della</strong> conoscenza che, essendo sovrainteso dall'appercezione<br />
trascendentale, è un processo oggettivante.<br />
Si è così risposto alla domanda <strong>della</strong> Critica: Come possono oggettivarsi le<br />
categorie?<br />
15.2. I principi puri<br />
I principi puri dell'intelletto sono i “principi a priori <strong>della</strong> possibilità dell'esperienza”<br />
(B 242) e quindi esprimono le condizioni dell'esperienza possibile. [ 104 ]<br />
CxC – Calls for Comments, SWIF www.swif.it/cxc 87