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Ayuntamiento de Madrid - Memoria de Madrid

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inalato là virtUyla fe<strong>de</strong>M cortefia,&Ugra<strong>de</strong>i^t d\tnimo,leqHaliß vedc"<br />

uam in Galea'S^o j & ciò con tanta affettione aueua fatto, che fe me<strong>de</strong>fimo<br />

auea datto per malleuadore & per cjtaggio. Marco anch'egli entrato opportunamente<br />

di notte nella città aueua in fin con le lagrime à gli occhi fcon<br />

giurato Lodrifio tutto turbato dalla non aß)ettata audacia <strong>de</strong> Guelfi che<br />

già chiaramente conofiiuto il pericolo sera pentito <strong>de</strong>l'configlio fiw, che per<br />

ragion <strong>de</strong>l parentado, &à falute & riputatione <strong>de</strong>lla famiglia ritornafje in<br />

gratia con Galea':^o,& non volefje comportare^che i nimici vecchi <strong>de</strong> Vifco<br />

Calea^:(o rh saueffero à rallegrare <strong>de</strong>lla loro propria & intrinfeca miferia. La on<strong>de</strong> il<br />

mlerlo%uor ßg^i^f^te Galea7;r^,comè]e e' ritornale dalla caccia, & dal piacere <strong>de</strong>lla<br />

df Grußenio. ^Ula i & non dall'eJJiglio,con allegre'^^a <strong>de</strong>lla città fi ritornò in Milano. Ter<br />

la venuta fua Garbagnato elCriuello fuggendo firicoueraronoalLegatOy<br />

& fimilmente figgi il Borgognone Torriano,gouernator <strong>de</strong>lla città infierne<br />

Cuerrs appa* con Guglielmo l\uramonte ambafciator <strong>de</strong>l ]\e, Ma non molto dapoi le gen<br />

recchiata con» fi ¿¡>1 "papa & <strong>de</strong>l B^àggiuntouiil foccorfo <strong>de</strong> Fiorentini,(¿r chiarnatoui an»<br />

tra Ga . f-gy^jiagano dalla Torre Tatriarca d\Aquilea à quella guerra comparenti<br />

fuoi ,giunfero all'^Adda ; con animo dipajfare il fiume, & d'andarfene diritto<br />

à Milano. il nome <strong>de</strong>l Capitanato generale era apprejfo Gc^Jione figliuol<br />

d'vn fratello <strong>de</strong>l Legato. Ma ¡Raimondo Cardona Spagnuolo,Arrigo Fiammingo,&<br />

Simon dalla Torre,capitani onorati, aueuano prefo la cura di ma»<br />

Humero <strong>de</strong>iTvf neggiarla guerra ; e il numero di quello effercito era quaranta mila fanti;<br />

^diecimila caualli, raccoltifi i danari da quaß tutte le nat ioni <strong>de</strong>ll'Euror<br />

t t rt e^Ri.^0 ^^ ^ Ora poi che furono arriuati al fiume, trouato il guado poco di fopra à<br />

Treccio, Garbagnato el Criuello paffàrono con le prime squadre <strong>de</strong> caualli.<br />

Allora Marco,ilquale era corfo à quel guado, vrtando & ferendo mife talmente<br />

in rotta iprimi,che ambidue i capitani prefi, & riconofciuti, incru<strong>de</strong>»<br />

Garbagnato,tt lendo contra diloro Marco, fubito furono ammaT^ti. Ma ributtati ipri-<br />

Tat"da Marco ^^ ^^^ fiume, le squadre <strong>de</strong>'Fiorentini paffando per quel me<strong>de</strong>fimo guado,<br />

furono in tempo à foccorrere, sì,che gli altri non furono tutti tagliati à pe^<br />

Q^i. ^Aäora Marco contento d auere amma^^'^^ato i fuoi più graui nimici, sì<br />

come quello che non era egual difor'^ ,fi ritirò à Milano. Et non molto da<br />

poiefio Marco & Luchino combatterono co nimici alla villa di Tricella, lontano<br />

dalla città cinque miglia et me:i^,ma confidatifi in vno effercito vnpoco<br />

più gagliardo,ànimofamente fi portarono in vna fingolare & fanguinojà bat<br />

taglia ; ¿r con certa vittoria, fe non che vna graue ferita di Luchino raffrenò<br />

^ . la furia di Marco, ilqual ß>ingeua addoffo i nimici, cUaueuano già volto le<br />

¡palle. I nimicidapoi accampatifi aÜaporta di Como,afiediaronoper alcuni<br />

^'imperatore mefi Milano. In queflo me%o GaleaT^ ebbe foccorfo di caualli da Lodouico<br />

foccorre dt ca- Bauaro Imperatore, & Bertoldo Guiffe venneà Milano con cinquecento huo<br />

uai Galea^x^. d'arme ; doue effendofi molte volte felicemente vfcito,fi foflenne valoro<br />

famcnte l'affedio. Ma reggendo i nimici, che con vera for%a non faceuano<br />

nulla

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