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Ayuntamiento de Madrid - Memoria de Madrid

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t ji V ITU DEL<br />

mn erano guardati nell'albana fei dì di Maggio, (¿rfu combatuto anìmofamt<br />

te daWvna & l'altra parte con l'artiglierie picciole j conciofia che alcuni pochi<br />

foldatiy&la guardia <strong>de</strong>l Vapa di Suiä^ri aueua valorofamente ributtato quei<br />

ch'aueuano dato l'aßalto,& faliuano fülle mura. In quella parte che guarda là<br />

Guglia ; Borbone mentre che ßceuano animo à i fuoi & montaua fulla fcala,<br />

morì ferito nella coftia d'vna archibufata molti furono malconci dalla pai<br />

la dvna artiglieria großa, laquale fu tirata dalla cima <strong>de</strong>lle colline per fianco<br />

doue era più folta la battaglia, & furono tirate nella più alta parte <strong>de</strong>lle mura<br />

due infegne di Spagnuoli,&gli alfieri precipitati giù dalle mura. Ma eßen^<br />

dofi fubito leuata vna nebbia großa da quei luoghi paludofi, coperfe talmente<br />

ìa battaglia <strong>de</strong>' nimici, che per ßtale danno <strong>de</strong>* noftriglifu tolta <strong>de</strong>l tutto la<br />

comodità di poter dri-s^re i colpi <strong>de</strong>ll'artiglierie. Entrarono dunque ßcilmen<br />

te gli Spagnuoli,per alcune cafette congiunte al muro,doue Borbone perduta la<br />

voce era già morto j auendo feno^ alcun dubbio Iddio affrettato la pena al fuo<br />

<strong>de</strong>litto accioche vn huomo traditore & empio non ft rallegraffe <strong>de</strong>llo ffettaco<br />

lo <strong>de</strong>lla fantiffima città faccheggiata & ruinata. Dall'altra parte i Te<strong>de</strong>fchi<br />

paffar ono le trinciere nella collina, & auendo tolto in me'^o la plebe Bimana,<br />

laquale s'era fermata fotto gliftendardi <strong>de</strong>* caporioni <strong>de</strong>ntro la porta <strong>de</strong>l Torrione,con<br />

tanta cru<strong>de</strong>ltà & rabbia gli tagliarono à peo^ -, che gli huomini po<br />

co atti alla guerra getta re l'armi à terra, & vmilmente domandando la vita,<br />

erano cru<strong>de</strong>liffimamente amma^^ati »Tercioche non fi ricorda mai per alcun<br />

tempo,che s'vfaffe la maggior cru<strong>de</strong>ltà con <strong>de</strong>fi<strong>de</strong>rio di ven<strong>de</strong>tta,ò contra i Bar<br />

bari ch'adorano la fitta di Maomete,ò contra perpetui nimici, Terche non fi*<br />

alcuno che fuggendo fipoteße faluare,conciofia che quei che fuggiuano non pti<br />

re in quella celebratijfima chiefa,ma nelle facriflie, & dinan^^gli altari difarmati<br />

er an tagliati à pe':^ ; à i quali luoghi per innan:i;i Totila Goto & Genferico<br />

Vandalo huomini cru<strong>de</strong>li fimi et <strong>de</strong>ll'vltima barbarla religiofimente auc<br />

uano vfato riffetto. In quello flrepito Clemente che indarno flancaua Iddio f<strong>de</strong>.<br />

gnato contra lui con prieghi all'aitar e,v<strong>de</strong>ndo il grido <strong>de</strong>'foldati, affrettando il<br />

paffo per il lungo corridore <strong>de</strong>l muro doppio fuggì dipalai^ in caflello,pian'<br />

gendo & ffefi lamentandofi d effere tradito da ogn'vno ; di maniera che in tut<br />

to quel camino dalle feneftrelle ve<strong>de</strong>ua la miferabile fuga <strong>de</strong>' nofiri vno<br />

affetto d'vn tumulto molto fanguinofo, & le picche & le alabar<strong>de</strong> <strong>de</strong>' barbari<br />

infuriati ßlle ffalle di coloro che fuggiuano. Mentre che Clemente à granpafp<br />

fuggiua,gli era appreffo Taolo Giouio,ilquale ha fcritto quefte cofe i & gli aue<br />

ua alT^to di dietro il lembo <strong>de</strong>lla vefte lunga,accioche poteße caminar meglio;<br />

largii aueua anco pofto in capo & alle ffalle la fua vefta et cappello paona's^y<br />

accioche il Tapa conofciuto dal rocchetto biaco,mentre chepaffaua per vnpon<br />

te aperto et di legno nella rocca,non foffe perauetura colto di mira & amma':^<br />

T^to di qualche archibufata da' Barbari. Entrarono <strong>de</strong>ntro la porta <strong>de</strong>l ponte »<br />

nö effendofi potuto per la paura & dapocaggine <strong>de</strong>' noflri mandar giù la farad<br />

nefia^due alfieri Spagnuoli,con tanto ardire^che benche da tutte le partigli fof<br />

i fero

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