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Ayuntamiento de Madrid - Memoria de Madrid

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tjíviru DEI GTiW^l CUTITUHO<br />

tauola confeffaffe ciò ejfere il vero» fubito gli dkeffero, ch'egli pa:(7^mente<br />

mentiua j & per moftrare il lor valore ne sfidaßero tanti, quanti efji francefi<br />

voleuano à battagliala tanti per tanti. T^n arrofù il Francefe : ma con<br />

animo opinato accettò la conditione. Qrieflo è quel Motta, che efiendo condannato<br />

nel tradimento di Borbone, & perciò fuof vfcito, noi ve<strong>de</strong>mmo po^<br />

nella ruina <strong>de</strong>l facco di noma, vfurpatofi il nome di To<strong>de</strong>fià, ren<strong>de</strong>r ragione<br />

in tribunale,quando fi'a color o,i quali aueuano mefio fottofupra le cofe ¡acre,<br />

& le vmane, fi cercaua alcuna forma di ragione & di one fio. ilquale dapot<br />

ricco d'vnaprecioja preda,nauicando in ifpagna, eßendo ammalato fu trat-<br />

to me:^o viuo in mare da gli auari marinari. Ora queño Francefe pagando<br />

la taglia ritornò a 'hlamurcio,ilquale informato di ciò ch'era accadutola con<br />

forto di tutti i fuoi,approuò la caufa <strong>de</strong>lla battaglia, & le parole ^ le pi omefie<br />

<strong>de</strong>l Motta. Lt fubito folleuandogli il Motta furono trouati tredici ono<br />

Abbattimento ^^^i caualieri Francefi, i quali per onor <strong>de</strong>lla natione s ofierfero di voler endttreJeci<br />

Ita» trare in qucll'abbatlimetito, allora il signor Trofp er o neleße altrettanta<br />

iianty con altre {qyq eguali, Furono cofioro i piu valenti quafi d'ogni prouincia d'jtalia ><br />

Ter^i'onordia ^^^^ ^^^^ alcutio fipoteße dolereper tutto fi ffargeße l'onore<strong>de</strong>ll^<br />

minta,, jperata vittoria. Erano tre t{pmani, acciò che quefii aueße U dignità <strong>de</strong>ll^<br />

città vincitrice di tutti , cioè,il Braccalone, & il capocchia inano^ à gli altri,<br />

& Ettorre <strong>de</strong>tto per fopranome Teraccio, T^apoli die<strong>de</strong> Marco Corolario,&<br />

Capoua Ettorre Feramofca nato di bellicofo fangue, a cofioro fucce<strong>de</strong>uano<br />

Lodouico Benauoli da Tiano,& Mariano abignenti da Sarno, &<br />

Meialenato in Tofcana. La Sicilia ne mandò due, acciò che quefla Ifola violentemente<br />

partita dal fue mare,nonpareße d'auer perduta la ragione <strong>de</strong>lle<br />

città d'Italia -, cioè,France fco salamoni,che fu poi chiaro in molte battaglie»<br />

& Guglielmo ^albamonte, Delle città d'intorno al Tò fupplirono al numero-fi<br />

Baccio da Tarma,e Tito da Lodi,chiamato con vn fuperbo nome\perche<br />

eglifpreT^ua ogni pericolo <strong>de</strong>lla vita in battaglia il Fanfulla, e'I valorofo<br />

l\pmanello da Forlì di Romagna. 1 nomidé Francefi,benche diligentemente<br />

io gli fapeffi poi dal Motta me<strong>de</strong>fimo,m'è paruto di tacergli in queño Ino<br />

go,affine che in cambio <strong>de</strong>lla fierata lo<strong>de</strong>, poi che furono per<strong>de</strong>nti non paffi<br />

lor difcen<strong>de</strong>nti il difonor <strong>de</strong>lla perdita con biafmo infime <strong>de</strong>lle nobili fimiglie<br />

, il signor Trojpero con parole graui,ma con volto molto allegro , fece<br />

animo afioi,i quali quafi tutti erano ñati <strong>de</strong>lla fua ò <strong>de</strong>lla banda <strong>de</strong>l Signor<br />

Fabricio fio fratello -, ricordando loro come l'onor publico di tutta Italia era<br />

poño nei loro valore ; & però ßceßero ogni í/orí(o, di non ingannare la<br />

opinione di lui,ilquale auendo poño da parte tanti for tisfimi caualieri,aueua<br />

particolarmente eletto loro,come ottimi difenfiri<strong>de</strong>l nome italiano. W<br />

vi fu alcun di loro, ilquale non fi moueffe per la dolce'^a <strong>de</strong>lla gloria acqmñata,&<br />

che non giuraffe di non voler ritornare in campo fe non vinci'<br />

tore, Foi il fopraditto Signor Profpero colonna d'vno in vno gli auvsòtuttu

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