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Ayuntamiento de Madrid - Memoria de Madrid

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S F o Z A. 83<br />

fnatici íacquiñóvna gran fe<strong>de</strong> per la morte di quefti due yalent'uomini.Ter<br />

ciò che egli foprauiße à pena cinque meft,perche doppo che egli ebbep tredici<br />

mefi continui combattuto indarno,& aßediata l\Aqiiila,allafine in vna notabu<br />

giornata vinto & morto per la jpada d'vn foldato SforT^fco, a<strong>de</strong>mpì la Braccio mori»<br />

fe<strong>de</strong> & <strong>de</strong>lle ftelley& di molli indouini. '>"•<br />

sforxsfc» •<br />

De i fcgniji quali iìgnificarono la rrortc di lui. C ap. xcì.<br />

I L giorno inanT^i ch'egli ßpartijfe da Ortonajoppo ch'egli ebbe udito la<br />

^effa, ejfendo falutato da tutti gli ordini,narrò in vn cenhio di tutti i Capita<br />

ni vn fogno,che dormendo aueuaßtto nell'alba. Terciò che diffe d'auer fogna sop»» di $/#f<br />

to d'efferfi trouato oppreffo in vna profonda, quantità d'acqua, & poño in ¿¡'^¿Jf^'J^*<br />

eftremo pericolo <strong>de</strong>lla vita,doue vid<strong>de</strong> vnuomo di ftatura gigantefca,molto ß ^<br />

^ile à san Crifto foro : ilquale benche più d'vna volta pregato da lui, non lo<br />

folleperò foccorrere mai. Da quefto infelice augurio furono talmente Jpauen<br />

tati Francefco fuo figliuolo, Micheletto, Santoparente Accattabriga ^ &<br />

Manno Barile, i quali raccontarono poi quefta cofa in molti luoghi,che lo pre<br />

garono che fi voleffe rimanere da quel viaggio, & benche ftrettamente ne lo<br />

fcongiurafièro non poterono ottenere il ripojò di tre dì, perciò che fiando egli<br />

indurato nel fuo p ropo fito, gli aueuaßtto conofcere, che tutta la JperanT^a<br />

mettere in rotta il nimico, & d'acquiftarfi la vittoria era pofia nella preßeT^T^.<br />

il capo <strong>de</strong>gli Alfieri ancora,ilqualeportaua la cornetta fiendardo<br />

<strong>de</strong>l generalato,vjcito <strong>de</strong>lla porta d'Ortona,& ca<strong>de</strong>ndoli fotto il cauallo, pian<br />

to sì forte lo fiendardo in terra, che imbrattatofi I'infegna di fùngo, l*afta ui<br />

ft ruppe. Ma ne anco ciò lo puote ritener e,andando egli animo famente<br />

verjbla fua fine. Terciò che fempre gli huomini malaccorti<br />

giunti al fine <strong>de</strong>lla vita, allora più che mai fpre'^no i<br />

fegni,quando il <strong>de</strong>sinogli Hringe,& mettono<br />

quella terribile, &£ogniproui<strong>de</strong>ni^<br />

maggior neceffità à gl'incauti<br />

egualmente,& à quei<br />

cheßnnocontrafto.<br />

Ljì

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