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i 100 personaggi dell'odonomastica di Brindisi che attraversano tutta la storia della città

Lo stradario di Brindisi conta più di mille, tra vie, piazze, vicoli, larghi, parchi, etc. Ebbene di quelle più di mille intitolazioni, poco più di cento sono dedicate a personaggi illustri di Brindisi: personaggi nati a Brindisi, o che a Brindisi hanno vissuto e operato significativamente, o che con Brindisi hanno avuto una qualche speciale relazione. Poche o molte, non è qui importante stabilirlo, ma certo è che quelle cento intitolazioni dello stradario cittadino, nonostante le molte ed importanti assenze, costituiscono in una qualche misura “uno specchio” della plurimillenaria ed avvincente storia della nostra città: dalla mitologia e dai gloriosi tempi della repubblica e dell'impero di Roma, alle due guerre mondiali del Novecento, e fin dentro questo Ventunesimo secolo, dopo aver percorso i secoli dell'Alto e del Basso Medioevo e quindi della Modernità e della Contemporaneità.

Lo stradario di Brindisi conta più di mille, tra vie, piazze, vicoli, larghi, parchi, etc. Ebbene di quelle più di mille intitolazioni, poco più di cento sono dedicate a personaggi illustri di Brindisi: personaggi nati a Brindisi, o che a Brindisi hanno vissuto e operato significativamente, o che con Brindisi hanno avuto una qualche speciale relazione. Poche o molte, non è qui importante stabilirlo, ma certo è che quelle cento intitolazioni dello stradario cittadino, nonostante le molte ed importanti assenze, costituiscono in una qualche misura “uno specchio” della plurimillenaria ed avvincente storia della nostra città: dalla mitologia e dai gloriosi tempi della repubblica e dell'impero di Roma, alle due guerre mondiali del Novecento, e fin dentro questo Ventunesimo secolo, dopo aver percorso i secoli dell'Alto e del Basso Medioevo e quindi della Modernità e della Contemporaneità.

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NICOLA SCALESE<br />

(Brin<strong>di</strong>si, 1682 – Brin<strong>di</strong>si, 5 gennaio 1761)<br />

Fu un s acerdote, autore, insieme a P ietro Cagnes, del<strong>la</strong> “Cronaca dei sindaci <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si<br />

dall’anno 1529 al 1787. N arrazione <strong>di</strong> molti fatti avvenuti in detta <strong>città</strong>” (foto). I due<br />

seminaristi, coetanei, col<strong>la</strong>borarono al<strong>la</strong> stesura del<strong>la</strong> prima parte del<strong>la</strong> Cronaca,<br />

materialmente scritta da Cagnes.<br />

Scalese sopravvisse a C agnes, morto nel 1742 e, r ecuperato il manoscritto, lo rior<strong>di</strong>nò e<br />

completò <strong>la</strong> Cronaca fino al 15 agosto 1757, meno <strong>di</strong> quattro anni prima del<strong>la</strong> sua morte,<br />

avvenuta nel 1761. Poi, un terzo autore, forse Francesco Greco <strong>che</strong> ne era venuto in<br />

proprietà, <strong>la</strong> continuò per altri trent’anni, fino all’anno 1787.<br />

Scalese nacque a Brin<strong>di</strong>si nel seno <strong>di</strong> una famiglia importante, nello stesso anno, il 1682, in<br />

cui nacque Pietro Cagnes, ma non se ne conosce il giorno e il mese. Tommaso fu suo padre<br />

e Teresa Brancasi fu sua madre ed ebbe una sorel<strong>la</strong>, Giro<strong>la</strong>ma. Suo nonno, Nico<strong>la</strong>, fu più<br />

volte sindaco <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si.<br />

Scalese fu procuratore e c redenziere del Capitolo <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si, dal giugno 1723 al maggio<br />

1724. Già canonico, nel 1751 viveva con <strong>la</strong> sorel<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> casa <strong>di</strong> costei, sita in via del teatro,<br />

l’attuale via Ferrante Fornari.<br />

Morta <strong>la</strong> sorel<strong>la</strong> Giro<strong>la</strong>ma nel 1756, Nico<strong>la</strong> continuò ad abitare nel suo pa<strong>la</strong>zzo, con una<br />

serva sessantenne, Maria Petu<strong>la</strong>, e un servo se<strong>di</strong>cenne, Giuseppe Destrici <strong>di</strong> Fasano, poi,<br />

nel 1758, sostituito da Antonio Vagnes <strong>di</strong> Monopoli <strong>di</strong> anni nove.<br />

Scalese, giu<strong>di</strong>cato essere un sacerdote <strong>di</strong> nome ma non <strong>di</strong> fatto, morì a Brin<strong>di</strong>si “aggravato<br />

<strong>di</strong> podagra” con quasi ottant’anni d’età.<br />

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