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i 100 personaggi dell'odonomastica di Brindisi che attraversano tutta la storia della città

Lo stradario di Brindisi conta più di mille, tra vie, piazze, vicoli, larghi, parchi, etc. Ebbene di quelle più di mille intitolazioni, poco più di cento sono dedicate a personaggi illustri di Brindisi: personaggi nati a Brindisi, o che a Brindisi hanno vissuto e operato significativamente, o che con Brindisi hanno avuto una qualche speciale relazione. Poche o molte, non è qui importante stabilirlo, ma certo è che quelle cento intitolazioni dello stradario cittadino, nonostante le molte ed importanti assenze, costituiscono in una qualche misura “uno specchio” della plurimillenaria ed avvincente storia della nostra città: dalla mitologia e dai gloriosi tempi della repubblica e dell'impero di Roma, alle due guerre mondiali del Novecento, e fin dentro questo Ventunesimo secolo, dopo aver percorso i secoli dell'Alto e del Basso Medioevo e quindi della Modernità e della Contemporaneità.

Lo stradario di Brindisi conta più di mille, tra vie, piazze, vicoli, larghi, parchi, etc. Ebbene di quelle più di mille intitolazioni, poco più di cento sono dedicate a personaggi illustri di Brindisi: personaggi nati a Brindisi, o che a Brindisi hanno vissuto e operato significativamente, o che con Brindisi hanno avuto una qualche speciale relazione. Poche o molte, non è qui importante stabilirlo, ma certo è che quelle cento intitolazioni dello stradario cittadino, nonostante le molte ed importanti assenze, costituiscono in una qualche misura “uno specchio” della plurimillenaria ed avvincente storia della nostra città: dalla mitologia e dai gloriosi tempi della repubblica e dell'impero di Roma, alle due guerre mondiali del Novecento, e fin dentro questo Ventunesimo secolo, dopo aver percorso i secoli dell'Alto e del Basso Medioevo e quindi della Modernità e della Contemporaneità.

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PIERTOMMASO SANTABARBARA<br />

(Brin<strong>di</strong>si, 28 settembre 1697 – 1770 circa)<br />

Fu, Lorenzo Anastasio, un dotto frate Domenicano, nato da Giovan Lionardo e Laura Antonia<br />

D’Adamo. Cambiò il suo nome <strong>di</strong> battesimo in quello <strong>di</strong> Pietro Tommaso nel 1715 quando, ai<br />

tempi del trentennio in cui sul regno <strong>di</strong> Napoli governarono il viceré austriaci, entrò nei frati<br />

Carmelitani a Grottaglie.<br />

Si <strong>la</strong>ureò in teologia e ne <strong>di</strong>venne maestro a Capua e a Bologna, dove trascorse buona parte<br />

del<strong>la</strong> sua vita, <strong>tutta</strong> spesa nello stu<strong>di</strong>o.<br />

Dominò <strong>la</strong> lingua greca, <strong>la</strong> <strong>la</strong>tina e <strong>la</strong> ebraica, e coltivò lo stu<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> ecclesiastica.<br />

Fu nominato priore del suo or<strong>di</strong>ne e poi definitore perpetuo provinciale dell’or<strong>di</strong>ne e,<br />

finalmente, fu nominato Generale dei Carmelitani.<br />

A Bologna fu accolto nel<strong>la</strong> appena creata Accademia <strong>di</strong> <strong>storia</strong> ecclesiastica, dove tenne<br />

dottissime <strong>di</strong>ssertazioni, tra cui alcune molto famose, come <strong>la</strong> “Critica apologetica dei padri<br />

del<strong>la</strong> chiesa” contro gli eretici Giovanni Dalleo e Giovanni Clerico, pubblicata in tre volumi a<br />

Venezia e a Bologna nel 1758.<br />

Compose an<strong>che</strong> <strong>la</strong> Storia ecclesiastica dai primi tempi del<strong>la</strong> chiesa sino al quinto secolo.<br />

Oltre ad ed es sere un rinomato teologo ed un br il<strong>la</strong>nte teorizzatore ecclesiastico e scrittore,<br />

si <strong>di</strong>stinse an<strong>che</strong> nell’arte del <strong>di</strong>re, fu cioè un eminente oratore.<br />

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