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Italia a Tavola Marzo-Aprile 2020

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vari modi per creare oggetti di diverso tipo. Grazie<br />

al cuoio mi posso esprimere; nei miei oggetti<br />

ci sono i miei pensieri e le mie inquietudini e per<br />

lavorarlo mi faccio avvolgere dalla musica». Il Maestro<br />

Parrini è un vero amante della musica, nel<br />

suo laboratorio una melodia non manca mai. «Do<br />

libero sfogo a quello che ho dentro e che sento di<br />

dover far uscire. Nei miei manufatti ci sono io!».<br />

Come uscire da questo periodo? «Tutto dovrebbe<br />

passare da un grosso ripensamento del<br />

nostro modo di vivere. Siamo stati ubriacati dall’idea<br />

di sentirci onnipotenti, quando in realtà non<br />

lo siamo per nulla. Credo che rivedere le nostre<br />

modalità sia il segreto che potremmo mettere in<br />

atto per uscirne. Pensiamo poi alle cose alle quali<br />

ritornare a prestare attenzione: la nostra amata<br />

tecnologia, che doveva farci sentire forti e al sicuro,<br />

oggi ha dimostrato tutta la sua fragilità. La<br />

forza è nelle cose semplici, nelle cose piccole.<br />

Come artigiano ho scelto una vita dignitosa, senza<br />

inseguire i guadagni facili, e l’ho fatto per scelta,<br />

perché credo in questo. Pensiamo a come i genitori<br />

“spaventano” i figli: “Se non studi ti mando<br />

a lavorare!”, come se lavorare fosse una punizione;<br />

in realtà il lavoro è qualcosa che ci rende migliori.<br />

Dobbiamo tornare a dare valore ai beni durevoli,<br />

non a ciò che si usa e poi si butta subito. Questa<br />

qualità di un prodotto dovrebbe essere messa in<br />

primo piano quando ne scegliamo uno».<br />

Anche al Maestro pasticcere Dario Loison<br />

abbiamo domandato come si possa essere ottimisti<br />

in un momento del genere. «Sono positivo<br />

di mio, per carattere, poi ho una responsabilità<br />

Tre personalità<br />

diverse si raccontano<br />

in questo momento<br />

di sospensione<br />

delle attività,<br />

dando consigli<br />

e messaggi<br />

di speranza.<br />

Dobbiamo<br />

riscoprire la bellezza<br />

della natura,<br />

le piccole cose<br />

e i rapporti umani<br />

COVID-19 | #ANDRATUTTOBENE<br />

di stipendi e famiglie dei<br />

miei collaboratori, che<br />

lavorano con noi da anni<br />

e chiedono continuità e<br />

risposte e il mio dovere è<br />

elaborare nuove strategie,<br />

nuovi prodotti, nuove soluzioni<br />

per il futuro della<br />

nostra pasticceria. Questo<br />

mi dà la forza. Il nostro<br />

Paese è lento, troppo lento.<br />

Forse ora questa emergenza<br />

darà l’occasione di<br />

imparare a muoversi più<br />

celermente. Come artigiani bisogna avere una<br />

marcia totalmente diversa rispetto alle istituzioni,<br />

siamo abituati ad elaborare nuove strategie velocemente».<br />

Per tornare ad emozionarlo con energia positiva,<br />

abbiamo poi parlato di aspetti a lui più cari,<br />

come il ritorno al legame fra arte e passione: «L’arte<br />

è legata alla passione, allo spirito indomito della<br />

ricerca verso i particolari che fanno la differenza,<br />

al sacrificio e quindi anche al duro lavoro e al proprio<br />

tempo dedicato ad ottenere risultati migliori.<br />

Molto spesso l’arte non è riconosciuta nel breve<br />

periodo, ci vuole perseveranza. Quando penso al<br />

mio dolce, penso a tutto quello che devo trasmettere<br />

a chi lo assaggerà, immaginando poi come<br />

posso farglielo capire».<br />

Ala luce delle tre interviste, la cosa che sicuramente<br />

accomuna questi tre Maestri è il loro invito<br />

- una volta caduti i divieti e riaperte le opportunità<br />

- a muoversi e ri-scoprire. Il Maestro Loison<br />

ci invita a visitare luoghi di arte e cultura, dove<br />

quel che conta è l’esperienza immersiva ed emozionale.<br />

Il Maestro Parrini ci invita a ricostruire<br />

un rapporto con la natura, dando alle occasioni<br />

di quotidiana “lentezza” il valore che meritano. La<br />

Maestra Taticchi ci invita a visitare la sua Perugia<br />

sulle orme del Raffaello, riscoprendo la potenzialità<br />

economica e culturale delle botteghe storiche.<br />

Questi Maestri, sopravvissuti alle complicate<br />

condizioni dell’epoca industriale, sono qui ad indicarci<br />

che la vera soluzione nel futuro è il ritorno<br />

alla valorizzazione delle botteghe artigiane, dove<br />

la vera bellezza è il rapporto umano.

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