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SALUTE<br />
corse si stavano bloccando a macchia<br />
di leopardo e qualche team<br />
rinunciava a quelle poche che si<br />
stavano disputando. Io, personalmente,<br />
mi trovavo a Siena pronto<br />
per le “Strade Bianche” quando<br />
sono scattate le restrizioni, ma<br />
sono dovuto rientrare. Sono poi<br />
ripartito per il Belgio perché lì si<br />
doveva correre, ma sono dovuto<br />
rientrare a casa in fretta e furia vista<br />
la situazione così precaria e<br />
sempre più d’urgenza».<br />
Interessante il paragone che<br />
Mirko Sut fa per inquadrare il periodo<br />
“sportivo” che stanno attravrsando<br />
i corridori. «Per loro - dice<br />
il cuoco - è come se fosse novembre.<br />
Sono nella fase “off-season”<br />
per cui carichi di lavoro ridotti al<br />
minimo, allenamenti blandi, curano<br />
un po’ la forza e qualche piccola<br />
ripetuta, ma tutto in casa».<br />
Vista la scarsa attività fisica, l’alimentazione<br />
diventa ancor più<br />
cruciale per mantenere il pesoforma<br />
e non perdere la muscolatura<br />
già accumulata per l’inizio della<br />
stagione: «Abbiamo consigliato<br />
agli atleti di prediligere le proteine<br />
magre e quindi pesce e carne bianca,<br />
la verdura di stagione e molta<br />
frutta e spremute. Le regole, fondamentalmente,<br />
sono le solite. Diventa<br />
ancor più importante tuttavia<br />
curare l’idratazione - 2,5 o anche<br />
3 litri di acqua al giorno - anche<br />
per prevenire contagi da virus».<br />
Al di là di quello che si mangia<br />
una volta a tavola, fondamentale è<br />
non farsi attanagliare dalla routine<br />
quotidiana e dalla noia: «Il nemico<br />
principale - sottolinea Sut - è quello<br />
di lasciarsi tentare dalla cucina e<br />
di abbandonarsi alla fame da noia<br />
che è la più dannosa».<br />
Medici e allenatori sono costantemente<br />
in contatto con gli atleti per<br />
monitorare condizioni fisiche, sanitarie<br />
e qualità degli allenamenti: «Il<br />
contatto è frequente - spiega il cuoco<br />
- ma molto è affidato anche alla<br />
responsabilità dei corridori tenendo<br />
presente che una piccola percentuale<br />
di ingrassamento sarà inevitabile.<br />
Per loro è complicato restare concentrati<br />
perché, oltre alla generale<br />
situazione di precarietà, manca anche<br />
un obiettivo preciso, il calendario<br />
è tutto da ridefinire e nessuno sa<br />
su quali obiettivi puntare».<br />
Ma i contatti sono stretti anche<br />
con il cuoco: «Ci sentiamo spesso<br />
con i corridori - dice Mirko Sut -<br />
perché mi chiedono alcune ricette<br />
salutari da prepararsi in casa. Questo<br />
serve da stimolo per loro, ma<br />
anche per me che cerco di inventare<br />
qualcosa di diverso per aiutarli».