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Italia a Tavola Marzo-Aprile 2020

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SALUTE<br />

corse si stavano bloccando a macchia<br />

di leopardo e qualche team<br />

rinunciava a quelle poche che si<br />

stavano disputando. Io, personalmente,<br />

mi trovavo a Siena pronto<br />

per le “Strade Bianche” quando<br />

sono scattate le restrizioni, ma<br />

sono dovuto rientrare. Sono poi<br />

ripartito per il Belgio perché lì si<br />

doveva correre, ma sono dovuto<br />

rientrare a casa in fretta e furia vista<br />

la situazione così precaria e<br />

sempre più d’urgenza».<br />

Interessante il paragone che<br />

Mirko Sut fa per inquadrare il periodo<br />

“sportivo” che stanno attravrsando<br />

i corridori. «Per loro - dice<br />

il cuoco - è come se fosse novembre.<br />

Sono nella fase “off-season”<br />

per cui carichi di lavoro ridotti al<br />

minimo, allenamenti blandi, curano<br />

un po’ la forza e qualche piccola<br />

ripetuta, ma tutto in casa».<br />

Vista la scarsa attività fisica, l’alimentazione<br />

diventa ancor più<br />

cruciale per mantenere il pesoforma<br />

e non perdere la muscolatura<br />

già accumulata per l’inizio della<br />

stagione: «Abbiamo consigliato<br />

agli atleti di prediligere le proteine<br />

magre e quindi pesce e carne bianca,<br />

la verdura di stagione e molta<br />

frutta e spremute. Le regole, fondamentalmente,<br />

sono le solite. Diventa<br />

ancor più importante tuttavia<br />

curare l’idratazione - 2,5 o anche<br />

3 litri di acqua al giorno - anche<br />

per prevenire contagi da virus».<br />

Al di là di quello che si mangia<br />

una volta a tavola, fondamentale è<br />

non farsi attanagliare dalla routine<br />

quotidiana e dalla noia: «Il nemico<br />

principale - sottolinea Sut - è quello<br />

di lasciarsi tentare dalla cucina e<br />

di abbandonarsi alla fame da noia<br />

che è la più dannosa».<br />

Medici e allenatori sono costantemente<br />

in contatto con gli atleti per<br />

monitorare condizioni fisiche, sanitarie<br />

e qualità degli allenamenti: «Il<br />

contatto è frequente - spiega il cuoco<br />

- ma molto è affidato anche alla<br />

responsabilità dei corridori tenendo<br />

presente che una piccola percentuale<br />

di ingrassamento sarà inevitabile.<br />

Per loro è complicato restare concentrati<br />

perché, oltre alla generale<br />

situazione di precarietà, manca anche<br />

un obiettivo preciso, il calendario<br />

è tutto da ridefinire e nessuno sa<br />

su quali obiettivi puntare».<br />

Ma i contatti sono stretti anche<br />

con il cuoco: «Ci sentiamo spesso<br />

con i corridori - dice Mirko Sut -<br />

perché mi chiedono alcune ricette<br />

salutari da prepararsi in casa. Questo<br />

serve da stimolo per loro, ma<br />

anche per me che cerco di inventare<br />

qualcosa di diverso per aiutarli».

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