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C’È BISOGNO DI DELIVERY<br />
E LA RISTORAZIONE<br />
SI ATTIVA<br />
Il settore che per primo ha pagato il<br />
costo della chiusura delle attività (e<br />
con assoluta incertezza sul futuro) è<br />
quello dei pubblici esercizi, con la ristorazione<br />
in testa. Molti locali, quelli che<br />
hanno potuto, hanno organizzato un’attività<br />
di delivery. Un modo per garantire<br />
un minimo di continuità, di occupazione<br />
e di argine ai costi fissi che non arretrano.<br />
A ben guardare proprio il servizio di<br />
consegna a domicilio di pranzi e cene<br />
(con le opportune dotazioni di sicurezza<br />
per il personale, dotato di protezione, e i<br />
clienti) può costituire una delle strategie<br />
con cui “battere” il virus e al contempo<br />
tenere in attività almeno i ristoranti più<br />
organizzati. Perché non ridurre le occasioni<br />
di uscita di “tante persone” (per acquistare<br />
cibo ad esempio) e utilizzare “poche<br />
persone” per portare i pasti e i prodotti<br />
direttamente nelle case? Con tutti i<br />
50 ITALIA A TAVOLA · MARZO / APRILE <strong>2020</strong><br />
cuochi, i camerieri, i pizzaioli e i ristoratori<br />
oggi bloccati tra le mura domestiche<br />
non sarebbe un problema organizzare<br />
servizi di questo genere, anche nei comuni<br />
più piccoli.<br />
In tutta <strong>Italia</strong> c’è chi ha avuto la possibilità<br />
e la voglia di agire, mettendosi a disposizione.<br />
Anche ad alto livello. In Lombardia,<br />
dai fratelli Cerea a Carlo Cracco,<br />
da Filippo La Mantia a Umberto De Martino,<br />
sono tanti i cuochi che si sono mobilitati<br />
per dare una mano nell’emergenza e<br />
sostenere i cittadini, il personale sanitario<br />
e i volontari in prima linea nella “guerra”<br />
al coronavirus. Encomiabile l’impegno<br />
nelle province più colpite dal Covid-19,<br />
Bergamo e Brescia.<br />
A Bergamo, Da Mimmo, storica insegna<br />
di Città Alta, e Da Vittorio, tre stelle<br />
Michelin a Brusaporto (Bg) con un post<br />
su Facebook hanno annunciato ai clienti<br />
la possibilità di ordinare pasti a domicilio<br />
con piatti tipici delle loro cucine. Scrive<br />
Da Mimmo: «Cari amici e clienti di Bergamo<br />
Alta e Bassa, è attivo il nostro servizio<br />
a domicilio! Quali sono i servizi offerti?<br />
La pizza di Mimmo e la gastronomia di<br />
Mimì: piatti pronti consegnati direttamente<br />
a casa. La vostra spesa a casa: prodotti<br />
confezionati con cui preparare le<br />
vostre cene o pietanze pronte, che potete<br />
finire dando il vostro tocco da chef (carni<br />
cotte a bassa temperatura, vasocotture di<br />
pesce). Consegniamo a Bergamo città,<br />
per cominciare, con l’intenzione di estendere<br />
gradualmente il servizio, a un costo<br />
di 6 euro (gratis per importi superiori a 35<br />
euro).