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Italia a Tavola Marzo-Aprile 2020

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Volendo tracciare un itinerario<br />

brassicolo lungo la regione, quali sono<br />

le tappe imprescindibili?<br />

Prima tappa senza dubbio Cagliari,<br />

con due brew pub molto interessanti.<br />

Il primo è il Birrificio di Cagliari, nato<br />

nel 2008 in periferia e anno dopo anno<br />

cresciuto grazie a una qualità sempre<br />

più convincente. L’altro è Gattarancio,<br />

in centro, opera di Damiano Oghittu,<br />

un vero matto (in senso buono) che con<br />

la gestione durata tanti anni del Merlo<br />

(storica birroteca in città) ci aveva già<br />

convinto riguardo la sua preparazione<br />

sul mondo brassicolo. Da Cagliari poi<br />

basta fare pochi chilometri per raggiungere<br />

Mezzavia a Selargius e Barley a Maracalagonis.<br />

Andando verso ovest invece<br />

da non perdere è Rubiu, bella realtà di<br />

Sant’Antioco (con annessa pizza da non<br />

perdere!). Se ci si dirige verso nord le<br />

altre tappe obbligatorie sono Trulla a<br />

Nuoro, un brew pub gestito da dei ragazzi<br />

molto capaci oltre che simpaticissimi.<br />

Mentre a Sassari non ci si può non<br />

fermare da P3 Brewing Company: con<br />

Giacomo e Pierpaolo il divertimento è<br />

assicurato e la bontà delle birre pure.<br />

Chi sono i birrai che secondo te lavorano<br />

in maniera lodevole?<br />

Non v’è dubbio che tutti i birrai delle<br />

realtà citate lavorino non bene, benissimo.<br />

Così come ci sono altri birrai che<br />

stanno dimostrando di valere davvero.<br />

Ma se devo ricordare un grande birraio,<br />

con una reputazione altissima in <strong>Italia</strong> e<br />

non solo, questo è senza dubbio Nicola<br />

Perra del Barley. Lui fu pioniere delle<br />

IGA, <strong>Italia</strong>n Grape Ale, ora riconosciute<br />

a livello internazionale, creando nel 2005<br />

la BB10, la prima birra fatta con mosto di<br />

Cannonau.<br />

A proposito di territorio, parliamo<br />

di birrifici agricoli.<br />

Vista la produzione agroalimentare<br />

sarda e la sua biodiversità, penso si potrebbe<br />

fare molto di più, non per forza in<br />

termini di birrifici agricoli (dove buona<br />

parte delle materie prime utilizzate deve<br />

essere autoprodotta), ma attraverso l’utilizzo<br />

di alcuni ingredienti che caratterizzano<br />

la nostra Isola. Ecco perché ho<br />

appena ricordato le IGA del Barley. Parlando<br />

invece di veri agricoli c’è sia Lara<br />

a Tertenia, in piena Ogliastra, sia Marduk<br />

a Irgoli, un po’ più a nord, sempre<br />

nel versante orientale della Sardegna.<br />

Entrambi fanno birre degne di essere<br />

assaggiate. Infine, parlando di territorio<br />

anche se non di birrificio agricolo, mi<br />

viene in mente Terrantiga. Nonostante<br />

sia un beer firm e producano a Torino<br />

(da precisare che le birre sono brassate<br />

su loro ricetta esclusiva), è un’azienda<br />

che crea birre con molti “ingredienti”<br />

del territorio. Loro sono di San Sperate<br />

e principalmente fanno gli apicoltori.<br />

Ecco quindi che troviamo il miele biologico<br />

presente in percentuali diverse in<br />

quasi tutte le birre, ma anche le pesche<br />

(tipiche quelle del paese in cui operano),<br />

il ginepro, le albicocche o la pompìa, un<br />

agrume autoctono sardo.<br />

Birre sarde assolutamente da assaggiare?<br />

Citerò 4 birre del cuore (espressione<br />

molto usata in Francia per i vini, i famosi<br />

coup de coeur). Non le più buone in<br />

senso assoluto quindi, ma quelle che da<br />

subito mi hanno stregato per qualche<br />

motivo. La prima è la Gare de Roubaix<br />

BIRRA<br />

di Mezzavia, una bière de garde assaggiata<br />

diversi anni fa, per la prima volta,<br />

col mio compagno di bevute vinose (ma<br />

soprattutto tra i fondatori di Birra Perugia)<br />

Antonio Boco. Poi c’è la Samer Pils<br />

di Gattarancio, freschissima e fermentata<br />

in bassa, gode del fatto che la si beve<br />

nel brew pub dove nasce, quindi sempre<br />

in forma perfetta. Cito anche, così non si<br />

arrabbiano i miei amici di Sassari, la Riff<br />

di P3: è una session white ipa da bere<br />

a fiumi! Infine, pensando a una Dark,<br />

è imperdibile la Doxi di Brew Bay: una<br />

Strong Ale scura realizzata con ginepro,<br />

miele e cioccolato.<br />

Pub e mescita in Sardegna.<br />

A mio modo di vedere la crescita<br />

qualitativa dei birrifici non è andata di<br />

pari passo con quella dei pub, con questi<br />

ultimi ancora molto ancorati a scelte legate<br />

all’industria birraria.<br />

Eventi e cultura birraria.<br />

Riparto da Cagliari perché è nel capoluogo<br />

che si svolge “Isolabirra”, bellissima<br />

iniziativa promossa e organizzata<br />

dai già citati Home Brewers Sardi. Poi<br />

c’è il Bosa Beer Fest, organizzato nella<br />

deliziosa cittadina che gli regala il nome,<br />

sempre più importante specie per presenza<br />

di pubblico. Un altro festival giunto<br />

alla terza edizione è Strade di Birra,<br />

ideato da Mauro Fanari e altri due soci:<br />

si svolge a luglio sul lungomare di Putzu<br />

Idu, un luogo magico.

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