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Italia a Tavola Marzo-Aprile 2020

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COVID-19 | #ANDRATUTTOBENE<br />

38 ITALIA A TAVOLA · MARZO / APRILE <strong>2020</strong><br />

non può essere frutto di dilettantesca<br />

improvvisazione. Necessita<br />

di un robusto equipaggiamento di<br />

cucina, un set di packaging atto a<br />

garantire asetticità, agreement con<br />

terze parti e, soprattutto, pensate<br />

un po’, un’app ben funzionante.<br />

Idem dicasi per il take away. Cosa<br />

fa la delivery? La delivery porta il<br />

ristorante nelle case. Realtà quali<br />

Deliveroo, Glovo e Just Eat sono<br />

ben presenti nelle grandi e medie<br />

città e il rider comincia a costituire<br />

presenza abituale in determinate<br />

aree.<br />

10. AAO, ALMOST<br />

ALWAYS OPEN<br />

Sono delivery e take away da soli<br />

bastevoli a compensare il taglio del<br />

50% dei posti in sala? Poniamo di<br />

no. E cosa altro ci si inventa? Semplice,<br />

abbattiamo un’altra barriera<br />

nociva, quella barriera a causa della<br />

quale si ritiene scolpito su pietra<br />

il comandamento che recita: «Non<br />

avrai altri orari di apertura al pubblico<br />

che non siano quelli del pranzo<br />

e della cena». Suvvia, sbrigliamo<br />

creatività e fantasia e approcciamoci,<br />

come da tanto tempo avviene<br />

altrove (negli Usa soprattutto)<br />

al ristorante Aao, “almost always<br />

open”, aperto quasi sempre.<br />

Pranzo e cena rimangono i cardini<br />

quotidiani di un modo di estinguere<br />

in maniera soddisfacente<br />

l’insorgere di appetito. Le tempistiche<br />

del vivere quotidiano generano<br />

una domanda di fruizione di locali<br />

di ristoro ad elevato standing che,<br />

laddove non presidiati dai ristoranti,<br />

diventano ulteriore territorio di<br />

conquista da parte della Gdo.<br />

Parliamo pertanto, se non proprio<br />

della prima colazione, del<br />

brunch, oggetto ancora misterioso<br />

la cui domanda è già ben presente<br />

soprattutto nelle città medie e<br />

grandi. Parliamo di happy hour che<br />

sappiano avere contenuti di edutainment<br />

per i quali vi è domanda<br />

latente a fronte di offerta che non<br />

appaga.<br />

Si pensi, ed è solo un mero<br />

esempio, all’inserimento di cheese<br />

corner volti a rendere non banali<br />

i momenti preserali con abbandono<br />

del “prosecchino”, di per<br />

sé bevanda inesistente, e dei<br />

melanconici finger food di<br />

fattura industriale ammucchiati<br />

in ciotoline<br />

di ordinanza.<br />

Per un attimo<br />

lambendo l’universo<br />

delle pizzerie,<br />

si pensi ad<br />

un nuovo abito<br />

mentale del<br />

patron pizzaiolo<br />

che in determinate<br />

fasce<br />

orarie sappia e<br />

voglia servire i<br />

cosiddetti “fritti”

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