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OLIO<br />
NELL’OLIMPO DELL’OLIO EVO<br />
TERRA DI BARI DOP<br />
di Fulvio<br />
Raimondi<br />
Dirigendoci verso<br />
sud in quella che<br />
è la regione giacimento<br />
per il tesoro italiano<br />
che è l’olio evo, arriviamo nella<br />
zona Dop chiamata Terra<br />
di Bari. Comprende diversi<br />
comuni che vanno dall’entroterra<br />
fino al mare. Si parte da<br />
Andria, passando da Corato,<br />
scendendo verso Gravina<br />
di Puglia, arrivando ad Altamura,<br />
Gioia del Colle fino ad<br />
Alberobello se vogliamo stare<br />
nell’entroterra, mentre sulla<br />
costa troviamo località come<br />
Bisceglie, Molfetta, Bari, Mola<br />
di Bari, Polignano a Mare e<br />
Monopoli.<br />
Qui regna sovrana la cultivar<br />
Coratina. L’80% dell’olio<br />
prodotto è ottenuto da questa<br />
varietà. Siamo in presenza<br />
di un fruttato intenso. Con<br />
sentori al naso di mandorla,<br />
di carciofo, rucola. La sua è<br />
un’impronta energica ed altamente<br />
gustativa. Un olio prodotto<br />
dalla Coratina è come<br />
incontrare un personaggio<br />
carismatico e di forte personalità.<br />
Può sembrare quasi<br />
invadente, ma il fascino che<br />
lascia come scia lo rende indimenticabile<br />
e difficilmente<br />
ce ne si scorda. L’olio derivato<br />
da Coratina è perfetto su<br />
bruschette, su una bistecca<br />
di carne rossa oppure su una<br />
crema di ceci. Su piatti dai<br />
sapori forti quest’olio si sente<br />
perfettamente a suo agio.<br />
Vive di vita propria creando<br />
e lasciando emozioni importanti<br />
in chi vi si imbatte.<br />
Ovviamente non esiste<br />
solo la Coratina in questa<br />
terra, ma possiamo trovare in<br />
gran quantità anche la Cima<br />
di Mola e la Ogliarola barese.<br />
Con la Cima di Mola ci troviamo<br />
in presenza di qualcosa di<br />
più sfumato rispetto alla Coratina.<br />
Anche qui si apprezzano<br />
i sentori di erba tagliata,<br />
pomodoro fresco ed erbe<br />
aromatiche con una nota di<br />
dolcezza al palato. L’amaro e<br />
il piccante sono un po’ sottotono<br />
rispetto alla sua collega<br />
più famosa. Perfetta su un<br />
trancio di salmone o su una<br />
zuppa d’orzo. ? una personalità<br />
più riservata ma non passa<br />
inosservata. L’Ogliarola barese<br />
ha invece un impatto più<br />
delicato. Le sensazioni spaziano<br />
dal limone verde, alla<br />
noce. All’assaggio, l’amaro ed<br />
il piccante arrivano con note<br />
più leggere ma non si fanno<br />
attendere. In piatti che contengono<br />
un trancio di spada<br />
o ricciole con del finocchietto<br />
selvatico sa dire la sua con autorevolezza.<br />
E di fronte a tale prestigio<br />
di queste tre cultivar, si<br />
rischia quasi la banalità se ci<br />
si riferisce al turismo che in<br />
queste zone viene praticato.<br />
Ogni anno la regione Puglia<br />
sembra rinascere a nuovi numeri<br />
in quanto presenze sul<br />
proprio territorio. I gioielli<br />
Polignano a Mare e Monopoli<br />
che brillano affacciati<br />
sull’Adriatico. Bari con il suo<br />
quartiere “vecchio” che si è<br />
rinnovato tanto da vivere una<br />
nuova vita.<br />
Nell’entroterra, partendo<br />
da Altamura con il suo pane<br />
che sembra creato per essere<br />
gustato insieme all’olio di<br />
Coratina; Putignano e il carnevale<br />
tanto famoso in tutto<br />
lo stivale italico; Alberobello,<br />
unica nel suo genere con un<br />
paesaggio da favola. Insomma,<br />
venendo in questa zona<br />
della Puglia, non si rimane a<br />
secco. La bocca godrà dei sapori<br />
e gli occhi beneficeranno<br />
di tanta bellezza. Si deve venire,<br />
apprezzare e raccontare<br />
questa meravigliosa parte d’<strong>Italia</strong>.