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COVID-19 | #ANDRATUTTOBENE<br />
peso al PESO, ovvero si tratta di porre in<br />
ordine di presunta efficacia dei risultati<br />
attesi i quattro canali di comunicazione.<br />
Darete, se vorrete, 1 al meno efficace e<br />
4 al più efficace. Non vi è uguale ranking<br />
per tutti i ristoratori, ovviamente. Moltissimo<br />
dipende da come costoro si accingono<br />
a tracciare la loro strategia nell’era d.C.<br />
Gli Earned Media, conseguiti prevalentemente<br />
attraverso le relazioni con la<br />
stampa di settore, hanno costituito finora<br />
il principale campo d’azione del ristoratore.<br />
Il press lunch, la press dinner, insomma,<br />
come sia, l’organizzazione, affidata<br />
all’agenzia pr/ufficio stampa, di un congiungimento<br />
a tavola di vari giornalisti e<br />
vari blogger ai fini di poter dire: “io esisto,<br />
io sono bravo e adesso mi aspetto che lo<br />
diciate al pubblico pagante che io esisto e<br />
che io sono bravo”.<br />
Nulla di falso, per carità (!), ma molto<br />
di finto! Tavolo ben riservato ed allocato,<br />
menu prestabilito, abbinamenti cibo/<br />
vino corretti, servizio più che garbato,<br />
due chiacchiere con chef e patron. Tutto<br />
sommato, investimento basso per il ristoratore,<br />
ma la domanda è un’altra. Qual è il<br />
fall-out? Qual è il ritorno? Come lo si misurava?<br />
L’agenzia pr/ufficio stampa, nella<br />
gran parte dei casi si limitava a produrre<br />
in tempo più o meno lunghi la Rassegna<br />
Stampa; ma poi? Qualcuno ha mai misurato<br />
il ROI, il ritorno dell’investimento effettuato?<br />
Sia per l’intero gruppo di ospiti<br />
che per i singoli articoli? Ne dubitiamo<br />
fortemente.<br />
Per quanto gli Owned Media, fatti<br />
in outsourcing, oppure con proprio personale<br />
(la risorsa social media manager<br />
concepita in accezione ampia) si può dire<br />
che poteva essere la chiave della strategia<br />
di comunicazione che il ristoratore voleva<br />
attuare. Fondamentalmente si tratta ora<br />
di dare vita, far nascere o rinascere, ai tre<br />
strumenti fondamentali: il blog, la newsletter,<br />
il website. Il blog è il “caro diario”<br />
del ristoratore. Posto che il ristoratore e/o<br />
chi per lui, lo chef, il maitre, il sommelier,<br />
sappiano raccontare e vogliano raccontare.<br />
Nessun infingimento, scrivere come<br />
si sa e si vuole scrivere; con la mano del<br />
cuore, aggiungerei. Questo storytelling<br />
dell’era d.C. avrà una sua evoluzione nel<br />
podcast. Se il blog è il diario scritto di getto<br />
e reso disponibile in lettura ai fruitori<br />
(occhi), il podcast è la narrazione meditata<br />
e resa disponibile in ascolto ai fruitori<br />
(orecchio). I temi hanno una lieve sovrapposizione,<br />
ma in genere si mantengono<br />
distinti.<br />
Il website oltre ad essere la “casa di<br />
vetro” del ristorante, e lo diventa tanto più<br />
si sa illustrare proprio tutto, deve anche<br />
contenere, sempre veritiere ed aggiornate<br />
quelle informazioni d’uso (useful informations)<br />
che sovente mancano! Sì, orari<br />
di apertura, giorno di chiusura, ed altro<br />
ancora. Deve poter consentire la prenotazione<br />
con indicazioni particolari quando<br />
servono. La newsletter a periodicità resa<br />
nota, tendenzialmente settimanale, è una<br />
sorta di agenda di quanto schedulato.<br />
C’è poi tutto il tema dei social, Shared<br />
Media. Nell’era degli influencers e dei<br />
post che valgono una recensione, il Social<br />
Media Manager ha l’obiettivo di instaurare<br />
con costoro rapporti one-to-one favorendo<br />
la costruzione di relazioni di lunga<br />
durata. Rispondere garbatamente a tutti:<br />
mai proni, mai arroganti. Saper riconoscere<br />
gli errori commessi e scusarsi, saper<br />
assertivamente addurre argomentazioni<br />
per comportamenti (o distorte letture di<br />
essi) di cui ci si assume responsabilità.<br />
E infine c’è la pubblicità, i Paid Media<br />
atti soprattutto a supportare la visibilità<br />
on line e sui canali social. Sono un<br />
po’ come con le medicine, da usare con<br />
cautela solo quando se ne ravvisa il bisogno.<br />
In una situazione brillante non servono<br />
praticamente mai. Certo, se invece<br />
di medicina l’esempio lo facciamo con un<br />
energizzante allora, sempre con cautela e<br />
sempre calibrando eventuali controindicazioni,<br />
utilità può esserci.<br />
Siamo al cospetto<br />
di un paradosso<br />
Nell’era a.C., nel settore della ristorazione<br />
era facile sopravvivere ma era difficile<br />
vivere bene, ovvero trarre soddisfazioni<br />
di tutti i tipi (economiche ma non solo)<br />
dall’attività.<br />
Nell’era d.C. sarà difficile financo il<br />
sopravvivere e diverrà relativamente facile,<br />
per chi si appropria degli strumenti<br />
giusti, vivere bene, posto in premessa, e lo<br />
ribadiamo ancora una volta, che si acquisisca<br />
la convinzione vera, e non giusto per<br />
dirlo, che molto è cambiato dallo scorso<br />
febbraio <strong>2020</strong>.