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1 Napoli città nobilissima, antica e fedelissima, esposta agli occhi et ...

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Nel piede di Capo di Monte vi è la chiesa di San Severo de’ padri conventuali, e vi è una delle bocche<br />

del famoso Cimiterio di San Gennaro, che si estende per due miglia, ed ha 4 bocche, con la chiesa di San<br />

Severo sud<strong>et</strong>to – ove fu sepellito e vi è la sua sedia –, della Sanità, di San Gennaro e della Vita; la chiesa di San<br />

Severo fu rifatta da’ frati col disegno di Dionisio Lazzari, servendosi dello stesso monte, ove era incavata la<br />

chiesa <strong>antica</strong> del cimiterio, per pilastri; v’è il [409] sepolcro ancora del resuscitato da san Severo, per chiarire il<br />

bagnarolo bugiardo che havea chiamato in giudizio la moglie del morto, con iscrizion del fatto postavi dal<br />

canonico Tasso, e l’urna ove stiede il santo prima d’esser portato a San Giorgio Maggiore, e sopra di essa una<br />

mezza statua del santo, con cancello d’ottone. L’ingresso al cimiterio è dalla parte dell’Evangelio; la chiesa<br />

vogliono che fu del Salvadore, fondata da san Severo, che poi prese il suo nome.<br />

Poco più abbasso è il magnifico convento e gran chiesa della Sanità, questo, come si disse, è una delle<br />

grotte del cimiterio, ove scoverta una imagine della Vergine, havendo servito il luogo per cantina o per stalla,<br />

alla fine a forza di miracoli conosciuta, fu dal cardinal Mario Carafa concessa a’ padri domenicani, che vi<br />

trovorono memorie di sepolcri antichi. Fu di nuovo concessa dal cardinal D’Arezzo a’ d<strong>et</strong>ti padri della str<strong>et</strong>ta<br />

osservanza di san Domenico, e dalla valle, che diceasi della Sanità o per li miracoli fattivi da san Gaudioso o<br />

[410] per la salubrità dell’aria, d<strong>et</strong>ta la Vergine della Sanità.<br />

Col disegno di fra Giuseppe Nuvolo si fece la chiesa circolare, con gran cupola e cinque navi. La grotta,<br />

o bocca dell’antro, o cimitero, è restata sotto l’altare maggiore, a cui si sale per due scalinate di marmo<br />

capricciosamente lavorate, e vi è sopra il coro con una statua della Vergine, del Naccarini. Vi è una custodia di<br />

cristallo di rocca adorna di rame dorato, con un altro picciolo tabernacolo dentro, sostenuto da quattro angioli di<br />

rame similmente dorati, opera di fra Marino, converso di d<strong>et</strong>ti padri, con dodici candelieri anche di cristallo.<br />

Nella grotta di sotto, dipinta nel muro, che si mantiene umido, dalla parte dell’Evangelio v’è<br />

l’antichissima imagine della Madonna nella chiesa del cim<strong>et</strong>erio, ancora vivace con suoi colori; vi è la porta che<br />

conduce a’ Cimiterj di San Gennaro, riserbatane parte per uso de’ frati; ed in questo fu sepolto san Gaudioso,<br />

poi trasportato, e vi si ritrovarono diversi sepolcri.<br />

Ha la grotta dodici altari di [411] marmo; nel maggiore v’è quello di sant’Antero pontefice e martire,<br />

con gli altri martiri negl’altri altari. La volta è stuccata e dipinta.<br />

Nella chiesa i quadri sono: la tela del San Tommaso che fuga col tizzone la donna, di Pacicco di Rosa,<br />

ove è la sede vescovale trovata nella chiesa; l’Annunziata, di Giovan Berardino Siciliano; il San Biagio,<br />

d’Agostino Beltrano; San Pi<strong>et</strong>ro Martire, del Balducci; due Sante Caterine, del Vaccaro; tutti gli altri del<br />

Giordano; il pulpito di marmi, di Dionisio Lazzari.<br />

Nella sacristia ottagonale vi sono ricchi apparati, con due croci di cristallo di rocca; un reliquiario anche<br />

di cristallo, con una spina della corona; calici e pissidi dello stesso; un ostensorio con un Noè d’argento che<br />

sostiene l’arca d’oro, con una colomba che forma con l’olivo una pisside, ove si posa la sfera d’oro per<br />

l’eucaristia, tempestata la sfera di diamanti, di fondo; un reliquiario con molte reliquie, e fra l’altre, tre corpi<br />

intieri di martiri, la testa di san Felice, il manto di santa Caterina martire, una costa di santa Caterina di Siena,<br />

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