1 Napoli città nobilissima, antica e fedelissima, esposta agli occhi et ...
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del Venerdì Santo; della Pasca di Nostro Signore; del Sabato Santo, d<strong>et</strong>ta de’ Batt<strong>agli</strong>ni, per li Misterj, e<br />
concorso di nobiltà e civiltà; e quella del Corpus Domini; e del primo sabato di maggio, d<strong>et</strong>to de’ Pr<strong>et</strong>i<br />
Ghirlandati, per lo sangue di san Gennaro, che ogni anno va ad uno de’ seggi, anche a quello del Popolo, in<br />
giro; e molte altre processioni.<br />
Si regge la cura dell’anime in 30 parr<strong>occhi</strong>e, d’ogni una de’ quali diremo a suo luogo dove è situata.<br />
De’ canonici si dirà trattandosi della Chiesa M<strong>et</strong>ropolitana.<br />
Vi sono 304 chiese, fra’ quali 15 conventi di domenicani; 17 de’ francescani, inclusivi i reformati e<br />
cappuccini; di agostiniani, inclusivi gli scalzi; 8 carmelitani, inclusovi i teresiani; 9 di camaldole[55]si, certosini<br />
e bened<strong>et</strong>tini; 9 de’ canonici regolari, del Salvatore e lateranensi; 4 di san Francesco di Paola; 4 de’ servi di<br />
Maria; 3 di eremiti si san Girolamo; <strong>et</strong> un altro di basiliani; cinque de’ spagnuoli; 6 de’ giesuiti; 6 de’ teatini; 3<br />
de’ chierici regulari minori; 2 di bernabiti; 3 de’ ministri degl’infermi, d<strong>et</strong>ti Crocelle; uno dell’Oratorio; 3 de’<br />
pii operarj; 3 delle Scuole Pie; 2 de’ pardri Lucchesi; 33 monisterj claustrali di diverse religioni; 33<br />
conservatorj di donne; 6 ospedali per l’infermi; 2 per li pellegrini; 4 conservatori 12 per li fanciulli dispersi, uno<br />
per li vecchi ed un altro per li poverelli; oltre l’infinito numero di confraterie ed oratorj, de’ quali anche dirassi<br />
in parte.<br />
Della populazione della <strong>città</strong> di <strong>Napoli</strong>, nobiltà, civiltà e popolo.<br />
§ VIII. Che sia questa <strong>città</strong> la più numerosa di popolo dell’Italia tutta, non si può dubitare, essendovi da<br />
[56] cinquecento e forse sei cento mila anime, oltre i forastieri, che continuamente, così da’ contorni come da<br />
lontano, vi giungono e partono, e l’havervi portate le case la maggior parte de’ reginicoli ha fatto spopolare le<br />
<strong>città</strong> del Regno, come s’è veduto dal passato contagio in qua, per vivere con più qui<strong>et</strong>e e delizia.<br />
I suoi abitanti sono divisi in titolati, nobili di seggio e fuori, civiltà e plebe. I nobili di seggio, che già in<br />
29 sedili o portici, oggi in cinque si restringono; sono di Capuana, che fa per impresa un cavallo d’oro frenato;<br />
di Nido, fa un cavallo nero sfrenato; Montagna fa tre monti; Porto fa un huomo marino peloso, forse Orione,<br />
con ferro in mano; e Porta Nuova, una porta.<br />
Hanno per legge non eliggervi altra famiglia senza il consenso del re e della maggior parte de’ cavalieri<br />
che lo compongono, e da questi signori s’eliggono gli el<strong>et</strong>ti e sei cavalieri – fuorché Nido che n’eligge cinque –,<br />
d<strong>et</strong>ti i Signori, che sogliono chiamare le Piazze, ed hanno cura de’ riti e costituzioni.<br />
[57] I titolati, molti de’ quali sono de’ medesimi seggi, consistono in principi, duchi, conti, marchesi e<br />
baroni, e perché questi per le mercedi di Sua Maestà – che Dio guardi – vanno sempre crescendo, non se ne può<br />
dare certo il numero, tanto più che si mutan o da conti e marchesi in duchi e principi, e da baroni in marchesi e<br />
conti.<br />
12 Editio princeps: conservarori.<br />
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