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1 Napoli città nobilissima, antica e fedelissima, esposta agli occhi et ...

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TAVOLA [IV]: “Veduta del Molo Grande. All’illustrissimo reggente don Adriano Ulloa e Lancina, presidente della Regia Camera”.<br />

Vi era avanti il d<strong>et</strong>to Arsenale una piazz<strong>et</strong>ta d’armi, dove con buttar a terra due archi del d<strong>et</strong>to, per farla<br />

grande, fece don Pi<strong>et</strong>ro d’Aragona [69 19 ] la Darsena con l’intervento d’un frate certosino d<strong>et</strong>to fra Bonaventura<br />

Presti, laico per ingegniero; ma ritrovate molte difficultà nel cavarsi per le sorgive dell’acqua, pure si venne a<br />

fine, benché vi contradicesse Gioann<strong>et</strong>ino Doria, generale delle galee, stimandola di poco profitto, come in fatto<br />

s’è sperimentato; l’abbellì d<strong>et</strong>to don Pi<strong>et</strong>ro con fontane, in una delle quali vi è di marmo il re Carlo II, nell’<strong>et</strong>à<br />

sua puerile, del Fanzago, con iscrizione; e poi dal Marchese de los Veles vi si fecero condotti per dar l’acqua<br />

all’orlo della Darsena, per l’acquata delle galee.<br />

Nell’Arsenale potean fabricarsi da 70 galere, oggi poco meno, e nella Darsena ne possono stare da 20,<br />

ma scomode.<br />

Presso il mare vi è una torre antichissima, d<strong>et</strong>ta di San Vincenzo, preso il nome da una chiesa vicina che<br />

fu già par<strong>occhi</strong>a per li naviganti, tolta dal cardinal Gesualdi, ove ora sta un sol cappellano; fu d<strong>et</strong>ta torre fatta<br />

edificare da Carlo I per custodia del mare con due altre, che sono nel Castello, ed era come circondata [70] dal<br />

mare, isola d<strong>et</strong>ta anche Torre di San Sebastiano: serve oggi per carcere de’ figli dissubidienti. Vicino alla chiesa<br />

sud<strong>et</strong>ta vi è un palagio per lo Maggior Domo della Darsena, e l’ospedale per l’infermi delle galee.<br />

Dal Regio Palagio si passa e discende, per un ponte fatto d’archi per mezo dell’Arsenale, alla sponda del<br />

mare dove s’imbarca il viceré, andando a Posilipo o altrove.<br />

Per sotto il castello, vicino al mare, vi è una strada – che termina in una porta, d<strong>et</strong>ta dell’Arsenale, e qui<br />

vi è il molo che si estende verso l’oriente per passi cento cinquanta in circa –, nel principio di cui vi è una<br />

19 Tra la pagina 69 e la precedente è iserita la tavola [IV].<br />

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