1 Napoli città nobilissima, antica e fedelissima, esposta agli occhi et ...
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TAVOLA [XIV]: “Veduta dalla Torre di Chiaia sino al Monte Miseno. All’eccellentissimo signor don Antonio Giudice prencipe di<br />
Cellamare”.<br />
Del delizioso Monte di Posilipo.<br />
§ XIV. Dalla chiesa di Santa Maria di Piedi Grotta, o dalla Grotta, ha principio il Posilipo, benché dalla<br />
parte superiore vi è una strada sino al Vomero; fu la d<strong>et</strong>ta grotta cavata la prima volta da Marco Coccejo, e non<br />
da Virgilio per opra magica, come sognarono alcuni troppo semplici; fu fatta per abbreviar la strada da Pozzuoli<br />
a <strong>Napoli</strong>, dovendosi prima attraversare il monte; si estende di lungo da poco meno di un miglio; fu allargato<br />
prima da Alfonzo e poi da don Pi<strong>et</strong>ro di To[147 106 ]ledo, e silicata; ha due spir<strong>agli</strong> per quali prende il lume; nel<br />
mezo vi è una cappell<strong>et</strong>ta consacrata alla Vergine, né so dove sia la Madonna dell’Idria, di cui 107 fa menzione il<br />
P<strong>et</strong>rarca dicendo esser sopra la grotta nell’uscire, non ritrovandone vestigio.<br />
Sopra la grotta appaiono le reliquie dell’antico acquedotto che portava l’acqua da Serino alla Piscina<br />
Mirabile, ritrovandosene da parte in parte alcuni pezzi.<br />
Sopra una rupe al principio, che non si vede se non da lungi, in cui non si può andare se non per la casa<br />
del Duca di Pescolanciano, dalla salita di Sant’Antonio di Posilipo, si vede una picciola cappell<strong>et</strong>ta di pi<strong>et</strong>re<br />
quadre, e r<strong>et</strong>icolata, che si stima il sepolcro del famoso Virgilio; il marmo vi è stato rifatto dal d<strong>et</strong>to duca, ch’è<br />
il padrone del luogo, con il distico antico:<br />
Mantua me genuit, calabri rapuere: ten<strong>et</strong> nunc<br />
Partenope, cecini Pascua, Rura, Duces. 108<br />
D. Hyeronimus de Alexandro Dux<br />
Pescolanciani hujus tumuli hæres<br />
106 Tra la pagina 147 e la precedente è inserita la tavola [XIV].<br />
107 Come da errata corrige. Editio princeps: cui.<br />
108 Come da errata corrige. Editio princeps: Oves.<br />
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