Ponte della Madalena, famoso, 254. – Licciardo, ivi. – Corvo e suo palazzo, 316. – fatto per condurre l’acqua all’aquedotto di Serino a Baja, 32. – di pi<strong>et</strong>ra che congionge Pizzo Falcone alle Mortelle, e da chi fatto, 82. – di Caivano a Chiaja, 131. – di Tappia, 120. Populazione di <strong>Napoli</strong>, 50. Porte antiche di <strong>Napoli</strong>, loro sito, 10. – moderne e loro siti, e trasportazione, e da chi fatta, 23; derivazione de’ nomi, ivi; pitture e statue de’ padroni, 24. Porta Medina, come aperta, 432. Porta Capuana, sua grandezza e scultura, 305. Posilipo, dove cominci, 126; suo passeggio e lodi, 154; suo capo, 155. Posilipo de’ Pezzenti, dove, 97. [X4v] Pozzi Bianchi, due: uno, 239; l’altro, 254. Processioni del Venerdì Santo della Passione dalla Solitaria, con tribunalisti e nobiltà, 80. – del Corpus Domini per la Sellaria e Santa Chiara, 164. – dell’Ottava della congregazione di San Giacomo degli Spagnuoli, con apparati e machine, 89. – della Resurrezione la mattina di Pasqua da Sant’Orsola, 91. – de’ Batt<strong>agli</strong>ni il Sabbato Santo, dell’Allegrezze della Vergine da Monte Calvario, con misteri e carro, 113. – de’ Pr<strong>et</strong>i Ghirlandati, e suo principio per lo sangue di san Gennaro, 126; oltre l’altre minori. Q Quartieri di <strong>Napoli</strong>, come divisi, 59. – dell’Incarnati, perché così d<strong>et</strong>ti, 318. Quadri dipinti ad oglio, il primo da Giovanni Bragia in Santa Barbara al Castel Novo o pure in Mergellina, 65. San Quodvultdeus vescovo di Cartagine, fondatore d’un picciolo monistero, ove morisse, 356; ove riposi, 357. Ragazzi che raccordano la morte dell’Incurabili, 351. R 182
Re di <strong>Napoli</strong>, Normanni, Svevi, Angioini, Durazzeschi, Aragonesi ed Austriaci, 33 e 34. [X5r] Regia Camera della Summaria, suoi ministri ed autorità del regal patrimonio, 40; suoi tribunali subalterni, e 42. Redenzione de’ Cattivi de’ padri spagnuoli alla Santissima Trinità, 86; sue congregazioni, ivi. Redenzione de’ Cattivi, chiesa, opere e tela, 196. Regina Cœli, sua fondazione, monistero di donne lateranensi, 354; sue bellezze, quadri e reliquie, 355. Santa Restituta, suo principio e suoi nomi antichi, 393; suo altare <strong>antica</strong> pira, Cappella di San Giovanni in Fonte e sua antichità, chiesa de’ canonici, 395; sue tele e sculture, ivi. San Rocco, chiesa, 129. Ritratti de’ Viceré alla Sala d’Alba, 62. – di San Domenico, tratto dal vero, 189. – di San Francesco di Paola, tratto dal vero, 75. – di San Gennaro nella sua statua al Tesoro, 394. Rosario, di padri domenicani a Palazzo, fondazione tele e reliquie, 85. Rosariello di Porta Medina, monistero di donne, fatto clausura ultimamente, e nuova chiesa, 108. Rosariello alle Pigne, conservatorio di donne domenicane, 417. Santa Rosalia coopera alla liberazione del contagio, su le porte dipinta, 25; reliquie, 118. Rotonda, prima Tempio di Cerere, or parr<strong>occhi</strong>a, 178. – de’ Ruffi, chies<strong>et</strong>ta al suo palazzo 232 a Port’Alba, 435. Ruota per li bambini esposti all’Annunciata, 299. [X5v] S Santissimo Sacramento, monistero di donne carmelitane, sua fondazione e nuovo nome, chiese tele ed adobbi, 425 <strong>et</strong> 426. Sacro Regio Conseglio di <strong>Napoli</strong>, suoi ministri ed autorità, 39. Sala meravigliosa ove s’ode la voce d’ogni parte, 66. Salvatore, parr<strong>occhi</strong>a del Castel dell’Ovo, 96; e sua antichità, ivi. Salvatore a’ Pianellari, 227. Salvatore a Forcella, 240. Salvatore de’ Camaldoli, romitorio de’ d<strong>et</strong>ti padri, sua fondazione, ricchezze e stanze, 427. Salute, de’ padri francescani riformati, 423. Sancia regina fonda la Croce di Palazzo, ivi sepolta e poi a Santa Chiara, 78. 232 Editio princeps: pallazzo. 183
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Napoli città nobilissima, antica e
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di Vostra Eccellenza, divotissimo e
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Excellentissime domine, duo volumin
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- della Torre di Chiaja sino al Mon
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distesa ne ragionano; qui dunque tu
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Ed un’altra porta per dove si usc
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chiare e cristalline che dimostrano
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Del Carmine, per esser presso il co
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Passata la città in potere de’ r
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marchese di Villafranca, pure vicer
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Vi sono altresì i tribunali dell
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Grazioso; Eusebio; Leonzio; Diodato
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La nobiltà fuori di seggi è de’
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luogotenenti, dal Gran Capitano fin
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[67] Èvvi poi una piazza dove ogni
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chiesa, eretta dalla devozione dell
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ha bella facciata, disegno del Fanz
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Tutto questo colle fu detto Echia,
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Giacomo è di Marco da Siena, di cu
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don Emanuel Zunica e Fonseca, conte
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[98] Dell’ottina di San Giuseppe.
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duchi di Bovino di Guevara, in oggi
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Domenico dal Giordano, imitando il
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così si divise, e fu il luogo de
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TAVOLA [X]: “Veduta del Largo del
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Siegue il monte, che da qui cominci
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V’è poi, presso, Santa Maria del
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Il teatro poi è uno de’ più fam
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Uscendo alla strada che conduce al
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TAVOLA [XIV]: “Veduta dalla Torre
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detto di Posilipo, de’ padri conv
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In detto capo vi è la chiesa di Sa
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TAVOLA [XV]: “Veduta della Vicari
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Nella cappella del pilastro l’imm
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Vi è nell’altar maggiore una mem
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Salerno, architettato da Novello di
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Dirimpetto è la chiesa di San[185]
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Vi è, nella porta della scalinata,
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Il Cristo dell’altare maggiore è
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monistero di Santa Maria di Giesù;
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che vanno un giorno della settimana
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della Gloria di San Benedetto, suoi
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Vicino è il monistero di San Ligor
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Fa[226]sanella, v’è una chiesa d
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TAVOLA [XIX]: “Veduta della Sella
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Vi s’adora una miracolosa imagine
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Con la facciata quasi al Mercato, v
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TAVOLA [XX]: “Mercato Grande. All
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Comincia poi il borgo, che ha diver
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Immediato è il Monte de’ Poveri,
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Santa Fede; il sepolcro d’Alfonso
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ΤΙΤΟΣ ΚΑΙΣΑΡ ΟΥΕΣΠ
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TAVOLA [XXI]: “Veduta di San Giov
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prospettiva del Viviani. La cupola
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Dirimpetto, verso le mura della cit
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dell’osservanza, riformati. Ha un
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spirante, del Giordano; San Giusepp
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[334] ΤΙΒΕΡΙΟΣ ΙΟΥΛΙΟ
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Republica, l’adornano, vedendosen
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Scorziata restando in questo; vi si
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abbate; un altro di sant’Agata ve
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Caravaggi; il sepolcro, trasportato
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Poetæ incomparabilis 201 Quem ob s
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Concetta, di Carlo Mellini detto il
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