1 Napoli città nobilissima, antica e fedelissima, esposta agli occhi et ...
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TAVOLA [XII]: “Veduta della Strada di Porto. All’eccellentissimo signor don Ascanio Filomarino duca della Torre”.<br />
È questa piazza, che anche si dice dell’Olmo per le cagioni sud<strong>et</strong>te, [140] abitata da numeroso popolo,<br />
con botteghe prima di spadari e calz<strong>et</strong>tai di filo, lana e bombage, con edifici così alti che è una maraviglia,<br />
arrivandosi al quinto appartamento, che va a dare in una piazza abbondante di tutto il necessario alla vita<br />
humana, con abbondanza indicibile. Vi è in mezo una fontana antichissima con una civ<strong>et</strong>ta scolpita ed alcune<br />
statue, ma sta maltrattata.<br />
In un vicol<strong>et</strong>to vi è la chiesa parr<strong>occhi</strong>ale di San Giacomo d<strong>et</strong>to degl’Italiani, fatta dal cardinal Gesualdo<br />
parr<strong>occhi</strong>a; fu edificata per voto da’ pisani 99 per una vittoria ottenuta contro saraceni, come da un antico marmo<br />
si legge; e qui prendeano l’abito i cavalieri di San Giacomo della Spada, prima di fabricarsi San Giacomo delli<br />
Spagnuoli, e vi è una confraternità di bianchi, d<strong>et</strong>ta Santa Maria del Refrigerio per l’anime del Purgatorio.<br />
In un vicolo di Porto èvvi la chiesa di Santa Margarita, d<strong>et</strong>ta Santa Margaritella, governata da’ padri<br />
cherici regolari minori; fu transportata [141] dalla piazza, dove le grida de’ venditori del commestibile<br />
turbavano i sacri officj, in questo luogo; ne’ medesimi vicol<strong>et</strong>ti, d<strong>et</strong>ti della Giudechella e de’ Nastari, 100 vi è il<br />
conservatorio di donzelle di Santa Maria di Buoncamino della famiglia Venata, la chiesa di Santa Maria della<br />
Vittoria, con una congregazione di bianchi; quella di Santa Maria a Mare, già concessa a’ padri trinitarj italiani,<br />
e poi da questi lasciata, ove sono i battitori d’oro. Salendo più alto, verso il Seggio di Porto è la chiesa ed<br />
ospedale de’ Poveri Vecchi, d<strong>et</strong>to di Sant’Onofrio, di<strong>et</strong>ro del quale appare l’<strong>antica</strong> linterna del Molo; e qui<br />
vicina la chiesa di San Nicolò d’Aquario, con una confraternità del Carmelo.<br />
99 Come da errata corrige. Editio princeps: Pisanti.<br />
100 Come da errata corrige. Editio princeps: Rastari.<br />
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