Diagnosi prenatale ed ecografia in gravidanza - Age.Na.S.
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IIB<br />
IA<br />
108 La diagnosi <strong>prenatale</strong><br />
età gestazionale ove vi siano garanzie di sopravvivenza superiori<br />
a quelle limitate <strong>in</strong>trauter<strong>in</strong>e 69 . Recentemente però una accurata<br />
revue di Hoffman rileva che ancora non si può parlare di un<br />
preciso algoritmo secondo il quale l’assenza di flusso nel dotto<br />
venoso sarebbe <strong>in</strong>dicativo sempre di un rapido decadimento<br />
delle condizioni fetali f<strong>in</strong>o alla morte <strong>in</strong> utero. Nell’analisi della<br />
letteratura emergono alcuni studi che potrebbero <strong>in</strong>dicare, <strong>in</strong> taluni<br />
casi, l’esistenza di un periodo variabile nel quale le condizioni<br />
fetali, prima di precipitare, attraverserebbero una fase di plateau<br />
che potrebbe permettere di differire il momento del parto 70 .<br />
Nei feti IUGR con assenza del flusso <strong>in</strong> arteria ombelicale<br />
(ARED), la comparsa di una onda negativa o reverse nel<br />
dotto venoso, prima delle 32 settimane, <strong>in</strong>dica la necessità<br />
di espletare il parto nel più breve tempo possibile. Ovvero<br />
allorché le condizioni assistenziali cont<strong>in</strong>genti possano offrire<br />
le migliori garanzie di sopravvivenza di quelle esistenti <strong>in</strong><br />
utero.<br />
Inviare le gestanti <strong>in</strong> centri di livello adeguato e con TIN.<br />
Nei feti IUGR con assenza del flusso <strong>in</strong> arteria ombelicale<br />
(ARED), la comparsa di una onda negativa o reverse nel<br />
dotto venoso, dopo le 32 settimane, <strong>in</strong>dica la necessità di<br />
espletare il parto.<br />
Il profilo biofisico fetale<br />
L’utilizzo dell’<strong>ecografia</strong> <strong>in</strong> tempo reale, associato all’esame<br />
cardiotocografico non stress test, ha consentito di eseguire<br />
un’analisi completa delle condizioni del feto <strong>in</strong> utero e del suo<br />
stato di salute.<br />
Come sottol<strong>in</strong>eato da Mann<strong>in</strong>g nel 1985 "il monitoraggio<br />
biofisico fetale si basa sul pr<strong>in</strong>cipio che più è completo l’esame<br />
del feto, delle sue attività, e del suo ambiente, e più accurata può<br />
essere l’esame sul suo stato di salute" 71 .