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Diagnosi prenatale ed ecografia in gravidanza - Age.Na.S.

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Ecografia ostetrica <strong>in</strong> <strong>gravidanza</strong> 43<br />

Più recentemente altri gruppi hanno riportato sensibilità variabili<br />

dal 55% 24 al 75% 25 utilizzando, come test di screen<strong>in</strong>g, la<br />

valutazione delle 4 camere + efflussi.<br />

La scansione delle 4 camere (nota come esame “basic” 26 ) è<br />

sicuramente più semplice da ottenere. L’operatore che già esegue<br />

ecografie ostetriche più rapidamente prenderà confidenza con<br />

tale scansione poiché si ottiene a partire dalla scansione traversa<br />

dell’addome semplicemente spostando la sonda verso la testa del<br />

feto. Inoltre una scansione traversa del torace (al cui <strong>in</strong>terno sono<br />

valutabili le quattro camere) rientra nello screen<strong>in</strong>g morfologico<br />

del II trimestre e dovrebbe essere ottenuta da tutti gli operatori.<br />

La sua sensibilità diagnostica, come affermato prec<strong>ed</strong>entemente,<br />

si aggira <strong>in</strong>torno al 50%, essendo escluse le cardiopatie che non<br />

comportano alcuna modificazione della scansione 4 camere.<br />

L’esame “extend<strong>ed</strong>” (scansione degli assi lunghi <strong>in</strong>sieme<br />

alla scansione delle 4 camere) ha sicuramente una sensibilità<br />

diagnostica maggiore (circa il 75%) ma presenta delle limitazioni<br />

da ricercare soprattutto nella difficoltà di apprendimento e di<br />

esecuzione da parte degli operatori di base, e nella impossibilità<br />

di ottenere <strong>in</strong>formazioni nei casi di aumentata imp<strong>ed</strong>enza acustica<br />

dei tessuti materni e posizione fetale sfavorevole durante l’esame.<br />

Per 25 anni, i m<strong>ed</strong>ici sono stati <strong>in</strong> grado di diagnosticare le<br />

cardiopatie congenite <strong>in</strong> epoca <strong>prenatale</strong>. I grandi miglioramenti<br />

nella competenza degli operatori <strong>ed</strong> i progressi nella tecnologia<br />

ultrasonogragfica consentono di ottenere oggi una sensibilità e<br />

specificità diagnostica che si avvic<strong>in</strong>a al 90% nel corso di un<br />

esame ecocardiografico eseguito da un operatore d<strong>ed</strong>icato 27,28 .<br />

Tuttavia, a questi progressi non è corrisposta un miglioramento<br />

della diagnosi generale delle cardiopatie congenite <strong>in</strong> epoca<br />

<strong>prenatale</strong> 27,29,30 .

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