Diagnosi prenatale ed ecografia in gravidanza - Age.Na.S.
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Capitolo 3 • Screen<strong>in</strong>g <strong>prenatale</strong> della s<strong>in</strong>drome di Down 59<br />
Studi condotti all’<strong>in</strong>izio e alla metà degli anni ‘90 hanno rivelato<br />
una forte associazione tra l’aumento della translucenza nucale<br />
<strong>ed</strong> un rischio aumentato della s<strong>in</strong>drome di Down e di altre<br />
anomalie cromosomiche 4-6 .<br />
A quali donne <strong>in</strong> <strong>gravidanza</strong> devono essere consigliati i test<br />
di screen<strong>in</strong>g per la S<strong>in</strong>drome di Down?<br />
La probabilità di concepire un feto con trisomia aumenta<br />
con l’età materna. Lo screen<strong>in</strong>g <strong>prenatale</strong> per le aneuploidie<br />
dovrebbe <strong>in</strong>iziare con una discussione dei rischi legati all’età<br />
materna di avere un bamb<strong>in</strong>o con anomalie cromosomiche.<br />
Il più semplice degli schemi consiste nella verifica dell’età della<br />
donna.<br />
Dal 1970, una donna con un’età superiore ai 35 anni al momento<br />
del parto veniva considerata ad alto rischio e le veniva offerta la<br />
possibilità di eseguire (gratuitamente, nelle strutture pubbliche)<br />
l’amniocentesi o il prelievo dei villi coriali. Al contrario, se sotto<br />
i 35 anni, veniva considerata a basso rischio e non le veniva<br />
proposta l’esecuzione della diagnosi <strong>prenatale</strong> <strong>in</strong>vasiva. Tuttavia<br />
con questo approccio, se il 15% delle donne <strong>in</strong> <strong>gravidanza</strong> <strong>in</strong> una<br />
data popolazione ha un’età superiore ai 35 anni, sarà rilevatao<br />
circa il 40% dei casi di s<strong>in</strong>drome di Down con un 15% di falsi<br />
positivi 7 .<br />
Appare qu<strong>in</strong>di evidente come uno screen<strong>in</strong>g basato solo sull’età<br />
materna abbia delle performances <strong>in</strong>feriori agli screen<strong>in</strong>g più<br />
recenti che si avvalgono di marcatori biochimici multipli con<br />
o senza valutazione ecografica della translucenza nucale al<br />
primo trimestre. Queste ultime strategie forniscono cioè un<br />
tasso di falsi positivi notevolmente ridotto <strong>ed</strong> un sostanziale<br />
miglioramento della detection rate se applicato <strong>in</strong> tutte le età.<br />
È stato qu<strong>in</strong>di suggerito che l’età materna da sola come una<br />
strategia di screen<strong>in</strong>g debba essere abbandonata 3 .