Magazine Italia n.2 – giugno 2008, In<strong>di</strong>go Render 1.0 primi passi verso il fotorealismo, pag. 23. 36. Cfr. Giordano A., Op. Cit., pag. 276. 37. Per la penna luminosa e il <strong>di</strong>gitizer, cfr. Polistina A., Op. Cit., pag. 90-91. 38. Cfr. Bordegoni M., Tecnologie <strong>di</strong> visualizzazione, Knowledge Aided Engineering Manufacturing and Related Technologies. 39. Sulle prime sperimentazioni <strong>di</strong> spazi virtuali, cfr. Giordano A., Op. Cit., pag. 280. 40. Per la descrizione e le riflessioni sugli sviluppi della realtà virtuale dagli anni Sessanta in poi e le applicazioni in campo architettonico, cfr. Giordano A., Op. Cit., pag. 285-287. 41.Maldonado T., Reale e virtuale, cit. in Sacchi L., L'idea <strong>di</strong> rappresentazione, pag. 161. 42. Sulle architetture virtuali multime<strong>di</strong>ali, sulla loro percezione e la smaterializzazione dell'immagine, cfr. Imperiale A., Op.Cit., pag. 59-62. 43. Per la descrizione della Borsa virtuale <strong>di</strong> New York e del Guggenheim Museum virtuale <strong>di</strong> Asymptote e sulla teoria <strong>di</strong> Baxi e Martin, cfr. Imperiale A., Op.Cit., pag. 67. 44. Cfr. Sacchi L., Op. Cit., pag. 161. 45. Cfr. Imperiale A., Op.Cit., pag. 79. 46. Cfr. Sacchi L., Op. Cit., per il nuovo classicismo pag.142- 150 e per il nuovo modernismo pag. 150-155. 47. Si è usata una nota espressione <strong>di</strong> Antonino Saggio che identifica la nuovissima generazione <strong>di</strong> architetti per cui il mezzo <strong>di</strong>gitale assurge a principale mezzo <strong>di</strong> espressione sia compositiva che grafica. 48. Per l'evoluzione della prassi graficoprogettuale <strong>di</strong> Zaha Ha<strong>di</strong>d, cfr. Schumacher P., Ha<strong>di</strong>d <strong>di</strong>gitale. Paesaggi in movimento, pag. 7-9. 49. Cfr. Marotta A., Ben van Berkel. La prospettiva rovesciata <strong>di</strong> UN Stu<strong>di</strong>o, pag. 44. 50. Cfr. Schumacher P., Op. Cit., pag. 21-23. 51. Cfr. Purini F., Comporre l'architettura, pag. 30. 52. Prestinenza Puglisi L., Rem Koolhaas. Trasparenze metropolitane, pag. 32. 53. Descrizione dell'iter progettuale <strong>di</strong> Z. Ha<strong>di</strong>d per la stazione dei treni ad alta velocità <strong>di</strong> Firenze, cfr. Meossi M., Il processo <strong>di</strong>gitale <strong>di</strong> progettazione, in Schumacher P., Op. Cit., pag. 71. 54. La riflessione è stata sviluppata nel contributo personale, Vanini C., Disegno o immagine per l'architettura contemporanea? In Atti del VI Congresso UID e XXXI Convegno Internazionale delle Discipline della Rappresentazione, Disegno & Progetto (Lerici), ottobre 2009. Pag. 245. 55. Ci si riferisce alle invenzioni <strong>degli</strong> anni Sessanta, come quella <strong>di</strong> I. Sutherland. Cfr. Polistina A., Op. Cit., pag. 90. 56. Sulle nuove categorie formali e la definizione dell'”Architettura <strong>di</strong>gitale”, cfr. Docci M., Ippolito A., Op. Cit., pag. 202-203. 57. Cfr. Imperiale A., Op.Cit., pag. 5. 58. Cache B., Earth Moves: The Furnishing of Territories, cit. in Imperiale A., Op.Cit., pag. 59. 59. Cfr. Nar<strong>di</strong>ni M., Op. Cit., pag. 21. 60. Cfr. Imperiale A., Op.Cit., pag. 74. 61. Cfr. Gerber A., Peter Eisenman, pag. 30. 62. Cfr. Marotta A., Op. Cit., pag. 42. 63. Per la descrizione del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> Reverse Modelling e dei processi <strong>di</strong> costruzione automatica, cfr. Docci M., Ippolito A., Op. Cit., pag. 204. 64. Si veda, ad esempio, la sperimentazione condotta da Enrico Dini, D-SHAPE per una stampante tri<strong>di</strong>mensionale <strong>di</strong> strutture in roccia artificiale. I contenuti della ricerca sono stati esposti dall'autore in occasione <strong>di</strong> una conferenza tenutasi presso il Dipartimento <strong>di</strong> Architettura <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, il 3 luglio 2009. 65. Per la descrizione del secondo metodo progettuale <strong>di</strong>gitale, la modellazione generativa e quella cinematica, l'uso <strong>di</strong> variabili spaziali e temporali, cfr. Docci M., Ippolito A., Op. Cit., pag. 204-214. 66. Cfr. Schumacher P., Op. Cit., pag. 17. 67. Cfr. Marotta A., Op. Cit., pag. 8 e citazione dall'intervista <strong>di</strong> Antonello Marotta a 95
Ben van Berkel, Napoli, 7 giugno 2002, a pag. 13-14. 68. Cfr. Sacchi L., Op.Cit., pag. 159. 69. Cfr. Ackerman J.S., Architettura e <strong>di</strong>segno. La rappresentazione da Vitruvio a Gehry, pag. 80. 70. Cfr. Giordano A., Op. Cit., pag. 7-8. 71. Si potrebbe ad<strong>di</strong>rittura immaginare che esista un “modello virtuale” pensato, da cui scaturisce lo schizzo manuale, e che questo sia figurato nella mente dell'architetto; mentre il modello virtuale <strong>di</strong>gitale è strappato all'interiorità della mente ed estraniato nell'interiorità del computer, da cui emerge già in forma <strong>di</strong> immagine. 72. Dalla Conferenza pubblica <strong>di</strong> Christophe Girot, ETH <strong>di</strong> Zurigo. New Territories in Landscape Architecture. <strong>Cagliari</strong>, 13-06- 2008. La risposta del progettista alla mia domanda è riportata integralmente. 96
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