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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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ealizzati. Quin<strong>di</strong> la realtà virtuale può essere considerata uno<br />

strumento <strong>di</strong> rappresentazione dell'architettura davvero innovativo:<br />

la possibilità <strong>di</strong> sentirsi immersi nello spazio tri<strong>di</strong>mensionale,<br />

modellato virtualmente col computer, non è raggiungibile con la<br />

rappresentazione tra<strong>di</strong>zionale. Poiché l'esperienza dello spazio è<br />

un'esperienza multisensoriale e <strong>di</strong>namica, solo la realtà virtuale,<br />

ottenuta con la rappresentazione <strong>di</strong>gitale, è in grado <strong>di</strong> emularla<br />

attraverso la riproduzione <strong>degli</strong> aspetti percettivi <strong>di</strong> tutti i sensi ed<br />

del movimento 40 .<br />

C'è da precisare tuttavia che la realtà virtuale, a seconda del livello<br />

in cui viene simulata e anche a seconda dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> fruizione<br />

a cui è soggetta, assume varie sfaccettature. Il Sacchi, citando<br />

Maldonado, precisa un'importante <strong>di</strong>stinzione esistente tra una<br />

realtà virtuale <strong>di</strong> tipo “immersivo-inclusivo”, in cui l'utente vede<br />

dall'interno lo spazio generato virtualmente; e una tipo “<strong>di</strong> terza<br />

persona” in cui l'utente vede dall'esterno la propria immagine che<br />

interagisce con lo spazio virtuale. Vi è poi una virtualità <strong>di</strong> tipo<br />

“forte” ed una <strong>di</strong> tipo “debole”, in cui la virtualità è realizzata con un<br />

computer <strong>di</strong> livello comune in cui, come spiega l'autore <strong>di</strong> Reale e<br />

virtuale,<br />

«l'utente partecipa dall'esterno allo scopo <strong>di</strong> simulare un proprio<br />

coinvolgimento <strong>di</strong>namico nello spazio rappresentato nel video […]<br />

in questo caso si includono nella categoria delle realtà virtuali tutte<br />

le immagini simulate della grafica computerizzata in cui, tramite<br />

l'agire interattivo dell'operatore, si compiono variazioni <strong>di</strong>namiche<br />

<strong>di</strong> posizione, forma e colore […] questa <strong>di</strong>namica interattiva, della<br />

quale fa parte anche, e non per utlimo, l'eventuale ricorso a<br />

trasformazioni topologiche, è una stravolgente novità nei confronti<br />

<strong>di</strong> altri mezzi <strong>di</strong> rappresentazione illusoria (ad esempio quelli<br />

filmico-televisivi) in cui la <strong>di</strong>namica interattiva è ancora molto<br />

modesta» 41 .<br />

È proprio questa <strong>di</strong>mensione interattiva, che avviene dall'esterno,<br />

ad interessare maggiormente il nostro <strong>di</strong>scorso, perché in questa<br />

modalità il <strong>di</strong>segno spaziale è comunque costretto a tornare<br />

bi<strong>di</strong>mensionale nel momento in cui lo spazio virtuale interagisce<br />

con il suo soggetto attraverso uno schermo. Allo stesso tempo<br />

questa è anche la modalità più <strong>di</strong>ffusa negli <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> progettazione,<br />

e per questo è importante riflettere sulle sue conseguenze<br />

espressive nell'elaborazione delle immagini. Molte delle proprietà<br />

peculiari <strong>degli</strong> spazi simulati dal mezzo <strong>di</strong>gitale, che esistono<br />

primariamente nella <strong>di</strong>mensione virtuale, infatti, si riflettono su<br />

alcuni dei caratteri espressivi dominanti nella rappresentazione<br />

bi<strong>di</strong>mensionale del progetto architettonico <strong>di</strong>gitale.<br />

Nel panorama contemporaneo sempre più architetti stanno<br />

utilizzando la tecnologia <strong>di</strong>gitale per sfruttare la relazione fra il<br />

reale e il virtuale, <strong>stu<strong>di</strong></strong>ando veri e propri ambienti architettonici<br />

multime<strong>di</strong>ali. L'esistenza <strong>di</strong> spazi progettati per esistere solo nel<br />

mondo virtuale genera conseguenze anche sul loro modo <strong>di</strong><br />

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