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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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che sono stati inizialmente accolti con <strong>di</strong>ffidenza per la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />

interpretazione. In questo caso le originali modalità <strong>di</strong><br />

rappresentazione furono al tempo stesso modalità <strong>di</strong> creazione. I<br />

nuovi strumenti, in poche parole, «corrispondevano ad un<br />

inclinazione verso la complessità e la flui<strong>di</strong>tà che era già presente<br />

nell'opera <strong>di</strong> Zaha Ha<strong>di</strong>d». Nelle sue sperimentazioni grafiche pre<strong>di</strong>gitali,<br />

la Ha<strong>di</strong>d utilizzò le proiezioni assonometriche e<br />

prospettiche in modo non convenzionale, applicando eccessive<br />

<strong>di</strong>storsioni dell'immagine per conferire <strong>di</strong>namicità allo spazio.<br />

Comparivano proiezioni anamorfiche e numerose costruzioni<br />

prospettiche fuse tra loro senza soluzione <strong>di</strong> continuità. Il tentativo<br />

può essere inteso come la volontà <strong>di</strong> rappresentare i <strong>di</strong>versi<br />

aspetti <strong>di</strong> una composizione architettonica mentre la si osserva<br />

muovendosi attraverso <strong>di</strong> essa e immortalandone <strong>di</strong>versi punti <strong>di</strong><br />

vista contemporaneamente 48 . Un altro aspetto <strong>di</strong> queste pitture,<br />

che si avvicina in modo incre<strong>di</strong>bile all'espressività,<br />

allora ancora sconosciuta, offerta dal mezzo <strong>di</strong>gitale,<br />

è l'uso della trasparenza ai fini <strong>di</strong> suggerire la<br />

profon<strong>di</strong>tà spaziale e la compenetrazione <strong>degli</strong><br />

elementi (figura 13).<br />

Un ulteriore esempio è quello <strong>di</strong> Ben van Berkel e<br />

Caroline Bos <strong>di</strong> UN Stu<strong>di</strong>o, che credono fermamente<br />

nel fatto che lo strumento <strong>di</strong>gitale incarni le nuove<br />

ideologie che liberano l'architettura verso nuove<br />

interpretazioni dello spazio e del tempo 49 .<br />

La rapida successione dei movimenti del<br />

Postmodernismo, Decostruttivismo e Fol<strong>di</strong>ng, dagli<br />

anni Sessanta agli anni Novanta, sviluppati in<br />

principio su carta prima <strong>di</strong> assimilare i nuovi mezzi<br />

<strong>di</strong>gitali, ha creato le basi concettuali da cui si ha preso<br />

avvio la sperimentazione attuale, che ha trovato nello<br />

strumento <strong>di</strong>gitale tutta la libertà formale richiesta 50 .<br />

2.4. Le due facce del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong>gitale nel progetto: il <strong>di</strong>segno<br />

tecnico e il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione.<br />

Un altro fatto che contrad<strong>di</strong>nstingue, in modo sempre più<br />

evidente, il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> questo cinquantennio, è il delinearsi <strong>di</strong> un<br />

deciso <strong>di</strong>vario tra elaborati tecnici, dai contenuti oggettivi e<br />

funzionali al processo costruttivo, e sempre più specifici, e <strong>di</strong>segni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione, che mirano invece alla comunicazione <strong>di</strong> contenuti<br />

espressivi. È certamente in questo secondo tipo che si andranno a<br />

cercare i caratteri comuni del nuovo linguaggio, o i <strong>di</strong>segni più<br />

personali, eseguiti con le tecniche più originali.<br />

Come si è visto nello <strong>stu<strong>di</strong></strong>o della storia passata, è stato<br />

nell'Ottocento che si è iniziato a considerare i <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> progetto<br />

come vere e proprie opere d'arte, con una propria autonomia<br />

66<br />

13. Zaha Ha<strong>di</strong>d,<br />

<strong>di</strong>segno per l'Al<br />

Whada Sta<strong>di</strong>um, Abu<br />

dhabi, 1988<br />

13

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